Onéri e Onòri

Sono del parere che ricoprire una delle principali cariche istituzionali dello Stato (perfino in Italia) comporti più doveri che privilegi.
Sono del parere che un Ministro debba essere sempre pronto a presenziare alle più importanti riunioni, sacrificando anche qualche spicciolo di vacanza.
Sono del parere che chi arriva a certi livelli debba essere d'esempio per questa Italia sempre più egocentrica e maleducata.

Nulla contro l'ottimo Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ma anche stavolta un politico ha fatto capire che... c'è chi può... e Lui può! Peccato. Bye, Rex

LA SUB-CASTA – COME TERZA CARICA DELLO STATO, FINI RAPPRESENTA BENE IL SUO PAESE: SCORTATO DAI POMPIERI, SI IMMERGE IN UN’AREA VIETATISSIMA DEL PARCO DI GIANNUTRI E LEGAMBIENTE LO COGLIE IN FALLO…

Alessia Manfredi per Repubblica.it

Muta e bombole, come spesso gli capita in vacanza. Ma stavolta in una zona vietata. Il presidente della Camera Gianfranco Fini si è immerso in un'area a protezione integrale del parco nazionale dell'arcipelago toscano, un tratto di litorale dove è vietata qualsiasi attività.

La denuncia arriva da Legambiente, che ha fotografato la terza carica dello Stato, accompagnato da una imbarcazione dei vigili del fuoco, mentre si prepara all'immersione davanti alla Costa dei Grottoni, nell'isola di Giannutri, definita dal decreto istitutivo dell'area protetta 'zona 1', interdetta cioè a qualsiasi attività che non sia di carattere scientifico.

"La segnalazione è stata mandata da un gruppo di nostri soci che hanno visto l'imbarcazione in una zona vietata, dove l'accesso è consentito solo per fini scientifici e dietro precisa autorizzazione" racconta al telefono Umberto Mazzantini, portavoce di Legambiente Arcipelago Toscano.

Una zona particolarmente bella, con una costa a picco, il mare incontaminato e fondali meravigliosi. Ma anche particolarmente delicata, continua Mazzantini: "Ospita rare specie di uccelli. E va protetta per salvaguardarne l'ecosistema".

Legambiente ha scritto una lettera alla direzione del parco per sapere "se l'imbarcazione e i subacquei presenti in quel tratto iperprotetto di mare avessero il necessario nulla-osta del parco e per quali attività di tipo scientifico e in base a quale progetto di ricerca approvato in precedenza dall'ente parco. E, in caso contrario, quali eventuali iniziative siano state prese dal parco per sanzionare l'imbarcazione e i sub nel caso non fossero autorizzati al transito, allo stazionamento e all'immersione in zona 1 a Giannutri".

Denunce simili sono già state fatte dall'associazione in passato. A Montecristo, ricorda Mazzantini, "negli ultimi tre anni sono risultate 150 spedizioni scientifiche. Aspettiamo ancora che ci diano l'elenco dettagliato di chi si è immerso e per quale motivo". Ora Legambiente attende dal parco una risposta formale "perché non è possibile che i potenti possano fare il bagno dove vogliono e gli altri no".

Ma il presidente del parco, Mario Tozzi, cade dalle nuvole: "Non ne sapevo nulla, non ne ero a conoscenza, nessuno mi ha chiesto il permesso, né tantomeno avrei potuto concederlo perché in quel tratto di mare nessuno può fare il bagno, per non parlare delle immersioni subacquee". "Se qualche autorità me lo chiede" continua "lo accompagno volentieri in giro per il parco, ma non certo in mezzo alla zona 1. E' una riserva integrale", ribadisce, aggiungendo che ci sono gli estremi per una grave multa perché "l'infrazione è grave".

Il presidente della Camera, appassionato di fondali marini, era già finito quest'estate al centro di polemiche per l'utilizzo di sommozzatori dei vigili del fuoco all'Argentario come scorta per le sue immersioni. In zone permesse, però.

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