Facebook Evolution

Non ho mai capito questi social network
per me servono solo a fare i porci a letto.
Ogni volta che nasce una nuova piattaforma
mi fa l'effetto di un libro che ho già letto... 


Breve passaggio dall'ultimo singolo di Caparezza (Chi se ne Frega della Musica), che introduce l'argomento del giorno: i social network e la noia che ti assale dopo il boom iniziale. Perchè è inevitabile, dopo l'effetto novità si passa alla routine, vale per tutti i campi e nella rete questo processo subisce accelerazioni esponenziali. Però c'è una via di uscita, dopo che ci si è stufati di:
far sapere ad amici o semplici sconosciuti che si è appena caduti dal letto o si è andati al mare, postare la citazione, la canzone o la foto del giorno, riciclare il link sbucato da chissà quale sito per far vedere che si è perfetti, mentre gli altri sono persone finte, che ti esauriscono e dicono solo cavolate, si è finito di discutere della partita di calcio con errori arbitrali, scannandosi con i tifosi avversari, e soprattutto si è esaurito il bacino di utenza per rimorchiare vecchie e nuove conoscenze...
ci si ritrova a pensare al futuro di una piattaforma che ha circa 500milioni di iscritti e indubbie potenzialità di influenzare mode e opinioni. Personalmente sto cercando una via di uscita per sfruttare a mio vantaggio questa enorme rete, che stavo abbandonando per mancanza di stimoli. Stò iniziando a ramificare le amicizie, penetrando nel mio nuovo territorio di residenza, contattando enti culturali, ristoranti e associazioni dei Castelli Romani. Questo dovrebbe permettermi di dare linfa positiva al social network, secondo lo stile di Twitter (che in Italia stenta a decollare), colmando in un solo colpo le mie lacune territoriali e dando un senso al web surfing, a prescindere dal cazzeggio. Enjoy, Rex

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