Rispetto per Piazza di Spagna!

Povera meravigliosa scalinata di Piazza di Spagna, non bastava ridurla a lurido bivacco di giovani ignoranti e turisti maleducati, ora rischia di diventare una pista rally...! Ecco una lunga lista di atti teppistici, anche se le palline colorate di Cecchini (quello che tinse di rosso Fontana di Trevi) non riesco a condannarle! Bye, Rex

IL RALLY DI (PIAZZA DI) SPAGNA – UN NUOVO SPORT ECCITA I COATTI: FARSI LA STORICA SCALINATA A BORDO UN’AUTO: PER LA TERZA VOLTA IN UN ANNO UNA MACCHINA È FINITA SUI GRADINI DI MARMO, DANNEGGIANDOLI…

Massimo Lugli per “la Repubblica – Roma”

La scalinata di piazza di Spagna come un circuito di rally. Un´altra macchina è finita sui gradini di marmo disegnati da Francesco De Sanctis tra il 1723 e il 1726 e ha provocato danni visibili anche a due settimane di distanza. Una notizia che è stata tenuta rigorosamente nascosta ma non è sfuggita agli occhi dei netturbini, dei vigili urbani e dei ritrattisti autorizzati che restano nei pressi della "Barcaccia" fino a notte fonda.

E, nel giro di un anno, è almeno la terza volta che accade. Il 13 giugno del 2007 la "Toyota" di un turista friulano di origine argentina si arenò sui gradini come una balena spiaggiata, complici una quindicina di marines americani sbronzi che contribuirono a spingerla verso il basso. «Due mesi fa un grosso Suv si è fatta tutta la scalinata, dall´inizio alla fine - racconta un operatore dell´Ama - l´ho visto coi miei occhi: arrivato alla piazza senza grossi danni è ripartito a tutto gas e nessuno ha potuto far niente, neanche il tempo di prendere la targa».

L´ultimo rally sulla scalinata è avvenuto nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 maggio. Nessuno, tra i numerosi testimoni, riesce a ricordare il modello dell´auto che è stata velocemente rimossa da un carroattrezzi. In compenso, a distanza di oltre due settimane, la riparazione dei gradini, una sontuosa coreografia di 135 scaloni inaugurata da papa Benedetto XIII per il Giubileo del 1725, non è stata ancora completata.

Per evitare che qualche turista metta un piede un fallo sulla parte danneggiata (e citi il Campidoglio per danni) un tratto di scalinata è ancora bloccato da una transenna: l´ennesimo insulto al "Salotto di Roma" che, tra automobilisti ad alto tasso alcolico, turisti alla ricerca di "souvenir" e performance futuriste ha alle spalle un lungo e doloroso elenco di oltraggi.

L´episodio più simile a quello di venerdì 9 è datato 13 giugno scorso. «Erano le 4 del mattino e stavo tornando in albergo in macchina - raccontò il conducente della "Toyota" impazzita - ma mi sono reso conto di aver sbagliato strada, ho fatto inversione per imboccare via Gregoriana ma ho preso la curva troppo larga e sono finito sui gradini».

L´automobilista (che aveva alzato parecchio il gomito) chiese aiuto a una quindicina di ragazzi americani, alcuni dei quali erano marine in servizio all´ambasciata e che cominciarono, entusiasticamente, a spingere l´auto sui gradini, peggiorando le cose. All´arrivo di carabinieri e vigili urbani quattro militari Usa vennero acciuffati e denunciati.

Andò molto peggio, invece, ai quattro stranieri dell´Est, anche loro completamente ubriachi, che il 14 maggio del 2007 tentarono di procurarsi un ricordino della "Barcaccia" in punta di cacciavite. I quattro (tre uomini e una donna) tentavano di staccare lo stemma papale della fontana, una scultura del Bernini che risale al 1627, che rappresenta una barca che affonda in memoria dell´alluvione del Tevere nel 1598.

Il gruppo, prima di essere bloccato dai carabinieri, era riuscito ad aprire un foro di 4 centimetri per 2, con un danno al monumento che fu valutato intorno ai 15 mila euro. Processati per direttissima nove giorni più tardi, i quattro stranieri furono condannati a un anno di carcere. Seguirono le inevitabili quanto inutili polemiche sulla sicurezza e la vigilanza ai tesori della capitale.

Otto anni fa, il 27 marzo 200o toccò alla colonna dell´Immacolata Concezione, eretta in memoria del dogma proclamato da Pio IX nel 1854: un militare americano di origine canadese si arrampicò sul monumento per farsi scattare una foto e fece crollare a terra un bassorilievo. «Ma perché, da voi non si può salire sui monumenti?» si stupì poi davanti al pm Maria Bice Barborini.

Ma l´evento più recente e clamoroso è quello ideato da Graziano Cecchini (il "futurista" che tinse di rosso l´acqua di Fontana di Trevi) il 16 gennaio scorso: mezzo milione di palline colorate in caduta libera lungo la scalinata sotto gli occhi sbalorditi dei vigili urbani e dei passanti. Nessuno mosse un dito fino alla fine delle interviste in diretta anche se l´appuntamento era stato ampiamente annunciato e preparato. Ma, evidentemente, sulla piazza grava un´antica maledizione: si interviene solo a cose fatte. Come due settimane fa e chissà quante altre volte ancora.

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