Alternativa al Nucleare

Nucleare si o no?? Se ne parla molto, personalmente sono perplesso e non convinto a pieno della bontà di questa soluzione, preferirei si percorressero strade alternative. Ieri si è tenuto un interessante convegno “bipartizan” su questo spinoso argomento (capita la battuta? :-)) che influenzerà il nostro futuro. Bye, Rex

AMICI DELLA TERRA: IL CARBONE MEGLIO DELL’ENERGIA DELL’ATOMO

Il Corriere della Sera - 12 luglio 2008


Roma - «Nucleare? No, grazie. E non per ragioni ideologiche. Ma perché è una tecnologia superata e non serve per sostituire il petrolio»: gli Amici della Terra bocciano il piano del governo per l`energia atomica. «Noi abbiamo pubblicamente ringraziato Berlusconi per il decreto sui rifiuti. Siamo diversi dagli altri ambientalisti, non diciamo no per partito preso. Per esempio, siamo favorevoli agli inceneritori e alle centrali a carbone pulito. A prescindere dai problemi di sicurezza, però, il nucleare ha perso sul mercato. Costa troppo. Bisogna puntare su altre strade, sulle energie rinnovabili», hanno spiegato Rosa Filippini, presidente dell`associazione considerata vicina al Partito Radicale, e Mario Signorino, esperto di questioni ambientali.
Gli Amici della terra, insieme ai parlamentari di Marco Pannella, ieri hanno guidato il dibattito sul tema «Ritorno al nucleare - Conviene? Risolve?», nella Sala delle colonne della Camera. «Vogliamo il confronto con il governo su una questione così importante - ha aggiunto Rosa Filippini -, anche se i rapporti con la politica negli ultimi anni per noi non sono stati facili. Con Matteoli, quando era ministro dell`Ambiente nel precedente governo Berlusconi, il rapporto era difficile. Ma anche con Pecoraro Scanio abbiamo avuto problemi, proprio perché non eravamo schiacciati sulle posizioni ideologiche degli altri ambientalisti».
Il dibattito è stato animato prima dalle relazioni tecniche, poi dalla tavola rotonda dal sapore più politico. Fra gli studiosi, Francesco Troiani, dell`Enea, ha spiegato che «realizzare una centrale costa 3 miliardi, ci vogliono dieci annidi tempo e dura solo trent`anni. Tutto ciò al netto dei problemi sociali legati all`accettazione della centrale dalle popolazioni locali». Le proteste no-Tav sono un precedente pericoloso, da questo punto di vista. Secondo Adolfo Urso, sottosegratario allo Sviluppo economico, le centrali nucleari in ogni caso si devono fare «perché costano poco e forniscono l`energia più pulita e sicura che c`è», anche se «possono capitare incidenti come quello in Francia». L`esponente del governo ha però auspicato una «convergenza bipartisan sulle scelte energetiche che saranno adottate nell`interesse del Paese». E Chicco Testa, oggi rappresentante di Banca Rothschild ma negli anni`80 antinuclearista convinto (era presidente di Legambiente), sì è detto possibilista, «ma con le necessarie garanzie». Alberto Clò, ministro dell`Industria nel primo governo Prodi e responsabile del centro Ricerche industriali e energetiche, pur definendosi «nuclearista perché senza questa energia ci sarebbe un consumo di petrolio di 14 mila barili in più al giorno», ha affermato che «l`era nucleare è finita, ci sono troppo problemi, a cominciare dai costi altissimi». E il piano Berlusconi per l`energia atomica, ha detto Clò, «sembra un remake più brutto dell`originale». I lavori sono stati conclusi da Emma Bonino. «Qualcuno in maniera ingannevole sostiene che il nucleare renderebbe l`Italia autosufficiente dal punto di vista energetico. Niente di più falso. Perché, tanto per cominciare, non produciamo l`uranio e almeno quello dovremmo prenderlo all`estero», ha detto, «comunque non credo proprio che ci siano privati disposti a investire soldi su questo tipo di centrali».

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