Costanza e Simpatia


Maurizio Costanzo esprime la sua simpatia per Pannella e per le lotte di democrazia che da anni porta avanti a suo modo. Tutto condivisibile, ma la migliore chiusura dell'intervento dell'anchor man sarebbe stata la dichiarazione di voto per la sua lista e non sono un sterile apprezzamento. Se non altro ci ha provato e considerato l'ostracismo generalizzato cui sono sottoposti i Radicali... ci accontentiamo. Bye, Rex

Pannella in tv mi fa amare la politica
• da Il Messaggero del 27 maggio 2009, pag. 25
di Maurizio Costanzo

Conosco Marco Pannella da quando ha cominciato a far politica. Gli devo comunque alcune tra le più sincere e imprevedibili interviste televisive ma gli metto in conto anche di avermi fatto preoccupare molte volte per i suoi scioperi della fame e della sete che spesso l’hanno portato al limite della vita. Mi occupavo di televisione, di Buona Domenica su Canale5, quando Pannella cominciò un altro dei suoi scioperi devastanti e non c’era modo di farlo desistere sino a quando capii che se in diretta, com’era la trasmissione, avesse telefonato dal Quirinale Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica, qualche speranza di farlo recedere ci sarebbe stata. Marco Pannella era ospite del programma, insieme a un giovane deputato Giachetti, anche lui impegnato nello stesso sciopero. Il Presidente Ciampi telefonò ed era la prima volta che un Capo dello Stato entrava, ancorchè al telefono e per un tema del genere, in un programma di varietà. Si parlarono Pannella, Giachetti e il Presidente della Repubblica, e davanti alle telecamere, fui felice di versare acqua nei bicchieri di Pannella e di Giachetti. Loro bevvero, la gente applaudì, lo sciopero si concluse e Marco ottenne in parte un interessamento. Ho rivisto Marco Pannella nella puntata di “Annozero” andata in onda su Raidue in prima serata giovedì 21 maggio. Era vestito di bianco, magrissimo, col volto smunto e gli occhi febbrili. Naturalmente stava facendo uno dei suoi scioperi della fame e della sete per protestare contro la non visibilità sua e di Emma Bonino e di quanti fanno parte della lista radicale che compete alle elezioni europee. Da sempre Pannella ha combattuto sulla esclusione e sulla non visibilità. Sembrava un dramma di Beckett: un uomo ultraottantenne che malgrado lo sciopero in corso (avrebbe interrotto di lì a poco quello della sete) parlava e testimoniava grande memoria e voglia di sfruttare ogni secondo in mezzo a gente normale, come Dario Franceschini, Francesco Storace, Maurizio Lupi e Michele Santoro e Vauro e Travaglio. Una rappresentazione della politica che mi ha portato a provare ancora una volta grande simpatia, affetto e solidarietà per Marco Pannella. Sarà difficile per lui come per altre piccole formazioni politiche superare lo sbarramento del 4% per ottenere accesso nel Parlamento Europeo, ma ancora una volta potrà dire di averci provato fino alla fine, senza esitazioni.

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