La Meteorina del Papi


Opsssssssssssss… anche se siamo in Italia, alla fine certe cose vengono a galla! Ma si... non ci sarebbe niente di male, se non fosse che il protagonista di questa vicenda sia il proprietario della TV in questione e anche il nostro Presidente del Consiglio. Ah... bei tempi quelli di Bill e Monica! :-)) Bye, Rex

TANA PER LA VERGINE NOEMI – DAL FOTOGRAFO LIVIGNI NEL NOVEMBRE SCORSO: “CON QUESTE FOTO VADO A MILANO, HO UN PROVINO PER FARE LA

METEORINA DI FEDE” – LIVIGNI SCONSIGLIA UNA POSA TROPPO VOLGARE E LEI: “ME LE HANNO CHIESTE ANCHE COSì, DI SCHIENA”…

Conchita Sannino per "la Repubblica"

Progettava di diventare «una meteorina». Il suo sogno Mediaset era a portata di mano,

qualcuno le aveva anche pagato il biglietto aereo per sostenere quel provino di

valletta per il Tg 4. Questo, almeno, è ciò che raccontò Noemi Letizia, dinanzi a sua madre Anna e a due testimoni, nello studio fotografico in cui

prenotò il proprio book di moda, mentre si offriva a quegli scatti che avrebbero fatto

il giro delle copertine del mondo.

Così, da ieri c´è un´altra domanda sul "caso Noemi": perché una studentessa di 17 anni, figlia di un messo comunale, immersa nel recinto angusto dello spettacolo locale, esibiva la certezza di un provino da "velina" nel Tg 4? Era il 5 novembre 2008 quando la

signorina che chiama "papi" il presidente del Consiglio confidò al fotografo Gaetano Livigni: «Mi raccomando. Con queste foto devo andare a Milano. Ho un provino fissato per fare la meteorina di Emilio Fede».

Lo studio è al quarto piano di corso Garibaldi. Piccolo, ben strutturato. Ecco il divano bordeaux su cui Noemi si adagiò con l´abito nero. Livigni racconta che non riuscì a trattenere il suo scetticismo. «Attenta, le dissi, non farti mai illusioni quando ti promettono ingaggi». Ma lei lo stoppò, mentre la madre ne sorrideva: «"Fanno sul serio, non è una presa in giro - rispose Noemi - Mi hanno già pagato il biglietto aereo per Milano"».La circostanza rimase impressa nella memoria di Livigni e della sua assistente Teresa (entrambi noti a Napoli: hanno curato l´immagine e i book di prestigiosi attori ed artisti) anche per un altro motivo. Poco dopo, durante gli scatti, prosegue il racconto di Livigni, «la signorina Noemi mi chiese espressamente di riprenderla di schiena, e in bikini, in una posa che io non prediligo mai per le mie clienti, soprattutto quando mi viene chiesto per il book di un´aspirante indossatrice.

Così mi permisi di osservare: "Ti sconsiglio questa posa, è un po´ volgare, va bene quella sexy che chiedi, distesa sul divano". Ma lei mi oppose un ottimo motivo: "Mi hanno chiesto di farne anche alcune di schiena. Servono anche così"».

Si tratta di dettagli che Livigni aveva tenuto coperti dalla privacy. Ma solo fino a quando, spiega, «non ho capito che la famiglia ha assunto comportamenti poco chiari». "Repubblica" gira questa conversazione ai genitori di Noemi, ma da parte loro c´è silenzio assoluto.

Scusi Livigni, e se le dicessero che lei si è inventato tutto, che non la conoscono? «Ho qui le cento foto in alta definizione che ritraggono la signorina anche con sua madre e con una sua amica che la accompagnò». In effetti, in uno degli scatti mai usciti, c´è Noemi in piedi sulla scrivania in cristallo del fotografo. Sotto i piedi, e alle spalle di Noemi, ecco lo stesso pavimento, e soprattutto la stessa parete coperta di cornici davanti alla quale il fotografo ha appena dato la sua testimonianza.



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