Il libro digitale è realtà dilagante, soprattutto all'estero. Ma anche in Italia gli editori dovranno presto fare i conti con il mercato elettronico imposto da ebook reader e tablet vari. Mi aspetto un doveroso adeguamento dei prezzi delle pubblicazioni ai nuovi standard: senza carta e distribuzione in libreria c'è un bel risparmio e oltre tutto nelle case moderne c'è sempre meno spazio per le care, vecchie, polverose e ingombranti librerie. Buona lettura, Rex
Internet sfida e occasione per le librerie
JUAN CARLOS DE MARTIN per la Stampa |
A volte dico, esagerando
un po’, di essere cresciuto in una libreria. Una piccola libreria
indipendente di Torino i cui proprietari, marito e moglie, per anni
accettarono - sempre col sorriso sulle labbra - di aver tra i piedi, a
volte per interi pomeriggi, un ragazzino che sfogliava molto e comprava
poco. Ragazzino che quando non era da loro era a perlustrare gli
scaffali della non lontana biblioteca civica. Quanta gratitudine nei
loro confronti (che spero stiano bene) e anche nei confronti della mia
città, che mi garantì, in un momento cruciale della mia formazione, il
diritto di accedere gratuitamente a libri e riviste. Da allora sono
diventato quello che gli analisti chiamano un «lettore forte», ovvero,
qualcuno che sa fin troppo bene cosa significhi comprare libri, sia in
Italia sia all’estero. Allo stesso tempo però sono diventato un forte
utilizzatore di qualcosa che Rocco Pinto - e la cosa un po’ mi sorprende
- non menziona mai nella sua lettera, ovvero, di Internet. E da
utilizzatore di Internet mi sembra impossibile parlare oggi di libri,
librerie e biblioteche senza prendere in considerazione l’impatto delle
tecnologie digitali inclusi gli eBook, altra parola che non compare
nella lettera di Pinto.
Come amante dei libri nonché utente Internet, non ho dubbi: le librerie
dovranno cambiare. Dovranno infatti prima o poi inesorabilmente fare i
conti con i vantaggi garantiti dalle librerie online tra cui un catalogo
vastissimo consultabile dall’utente senza intermediari, consegna
puntuale quasi ovunque nel mondo, liste dei desideri, suggerimenti
personalizzati e recensioni spesso utili per orientarsi. Le librerie
online più evolute consentono persino di sfogliare elettronicamente i
libri prima di comprarli, proprio come in libreria.
In questo nuovo scenario le librerie - più che combattere una battaglia
di retroguardia - dovrebbero a mio avviso provare a sfruttare il loro
vero vantaggio competitivo, ovvero, quello di essere uno spazio fisico
immerso nel tessuto urbano in cui i loro clienti vivono e lavorano.
Spazio che cooperando con entità online (che offrono gli innegabili
vantaggi di cui sopra) potrà offrire qualcosa che l’online non potrà mai
dare, ovvero, esperienze umane dirette. Con librai intelligenti, ma
anche con autori, critici e, soprattutto, con altri amanti della lettura
nonché, perché no?, di altre arti. Insomma, spazi di socializzazione e
di confronto mirati a vendere prodotti, certo, ma anche - e forse
soprattutto - esperienze. Una metamorfosi tanto più importante in vista
dell’inevitabile affermarsi degli eBook.
Da questo punto di vista il vero limite, anche se certamente non il
solo, della legge Levi sul prezzo del libro è che sembra una legge degli
Anni 70 del secolo scorso più che uno stimolo - come pure avrebbe
potuto essere - ad affrontare il nuovo con intelligenza. Internet, però,
piaccia o non piaccia a legislatori, editori e librai, non sparirà:
sempre più persone useranno la rete, sempre più persone apprezzeranno
gli eBook e i tablet e il flusso di innovazione, anche nei modi di fare
business, non si interromperà. E’ quindi facile predire che non passerà
molto tempo prima che si torni a discutere di libri e di librerie.
Quando capiterà, però, questo amante dei libri sommessamente supplicherà
di staccare gli occhi dallo specchietto retrovisore e di volgerli al
parabrezza: c’è un mondo là davanti, diverso dal passato, ma
probabilmente altrettanto entusiasmante, se non di più, per chi ama la
parola scritta. Si tratta solo di capirlo e di costruirlo per tempo. |