Referendum Svizzero

Non c'è niente da fare... il carattere di un popolo si vede da mille sfaccettature, anche quando si reca alle urne per farsi un bel regalo. Gli Svizzeri si sono negati due settimane di ferie in più, non è tempo di cazzeggiare, ma di lavorare e di essere competitivi. Chissà che il messaggio non faccia breccia anche da noi... Bye, Rex

LA MUCCA SVIZZERA NON VA IN VACANZA - GLI ELVETICI, UN POPOLO UNICO AL MONDO: IL 66,5% DICE NO ALL’AUMENTO DEL PERIODO DI FERIE DA 4 A 6 SETTIMANE! - MASOCHISTI STAKANOVISTI? NO: PER NON COMPROMETTERE IN TEMPO DI CRISI LA COMPETITIVITÀ DEL PAESE - È LA SESTA VOLTA CONSECUTIVA CHE NON PASSA UNA RIDUZIONE DI ORARIO DI LAVORO - CHISSÀ QUALE SAREBBE STATO IL RISULTATO IN ITALIA...
Marina Verna per "La Stampa" (by Dagospia)

Virtuosi come prevedevano tutti i sondaggi, e resi ancora più disciplinati dalla crisi economica, gli svizzeri hanno respinto la proposta di aumentare le ferie minime di legge da quattro a sei settimane all'anno. Il referendum «Sei settimane di vacanza per tutti» è stato bocciato con il 66,5% di no (1.530.000 voti) e in tutti i quattro cantoni, compresi quelli latini: 54,1% di no nel Ticino, 52,6% nel cantone di Ginevra. Si tratti di ferie o di numero di ore settimanali, gli svizzeri sono compatti nella disciplina e nell'operosità: è la sesta volta consecutiva che bocciano una proposta di riduzione di orario.

Il referendum era sostenuta dalle formazioni politiche di sinistra e dai sindacati, ma osteggiato da imprenditori, partiti di destra, governo e maggioranza del Parlamento, che lo consideravano un freno alla competitività elvetica e un rallentamento dell'economia, rischioso soprattutto ora.

Sempre ieri, gli svizzeri dovevano pronunciarsi anche sui limiti alle seconde case e sul prezzo unico dei libri. Il referendum «Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie» è passato, seppur di stretta misura per l'opposizione dei cantoni turistici e alpini (50,6%). L'iniziativa, lanciata dalla Fondazione Helvetia Nostra dell'ecologista Franz Weber, intende bloccare la cementificazione delle Alpi, dove le case per le vacanze sono oltre mezzo milione. Ora non potranno superare il 20% del totale e il 20% della superficie abitativa di un comune.

Respinta invece nettamente (56%) la legge sul prezzo unico del libro, mentre a Zurigo è passato un referendum locale su una zona per prostitute da strada equipaggiata con «box»: il 52,6% l'ha votata, per liberare i marciapiedi.

Post più popolari