Italia in Briciole

Un'altra pagina scura di questi tempi amari. Bye, Rex

A Palermo si sbriciola l'Italia (Guido Ruotolo per La Stampa)

La vigilia dell’anniversario. Poche «agende rosse» nella Palermo di Salvatore Borsellino e dell’Italia dei Valori. Manifestazione anticipata, perché non sia mai doversi contaminare con le istituzioni. Il giorno del ricordo. Diciott’anni fa, via D’Amelio. Dopo Giovanni Falcone cadevano anche Paolo Borsellino e i suoi agenti di scorta. I due figli amati dalla Palermo che non piegava la schiena eliminati da Cosa nostra e non solo.

Commemorazioni e fiaccolate. C’è qualcosa che non quadra in questa fotografia che Palermo ci consegna a fine serata. Ore 10, caserma della polizia Lungaro. Il palermitano presidente del Senato, Renato Schifani, depone una corona di fiori in ricordo del magistrato e della sua scorta. E non sia mai che qualcuno possa solo dire che Schifani sarebbe voluto andare anche alla fiaccolata e alla manifestazioni in via D’Amelio. Il suo ufficio stampa precisa subito che è una notizia falsa. Perché via D’Amelio fa così paura? Le agenzie battono il discorso di Gianfranco Fini, il presidente della Camera, accolto con i fischi di un gruppo di ragazzi.

Che bella scena, Fini che si ferma a parlare con i contestatori, che sente le loro ragioni e strappa applausi mentre si reca alla veglia notturna. Questa sì affollata, con oltre tremila persone.

Palermo non dimentica, magari è stanca.

Tuonano gli oppositori del governo contro l’assenza del Guardasigilli Angelino Alfano. Assente da Palermo, dalla sua Sicilia. Le agenzie battono che Alfano è stato in via Arenula, al ministero, dove ha ricevuto il neo presidente della Cassazione, Ernesto Lupo.

Palermo, Italia. Una rappresentazione plastica dello sfarinamento del Paese. Una incomunicabilità tra pezzi delle istituzioni e delle forze politiche che lascia sgomenti.

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