Mamme contro Figlie



Una delle differenze più evidenti tra il nuovo governo e quello appena affondato, è la rappresentanza femminile. Siamo passati dalle Figlie alle Mamme, dalle rampanti veline a esperte professioniste. Da ruoli marginali e secondari a incarichi di assoluto rilievo e prestigio. Fossi donna, sarei orgogliosa per questa piccola rivoluzione, anche questo è il segnale che aspettavamo, quella meritocrazia che riempiva le bocche di molti, ma che nei fatti è stata sempre disattesa. Bye, Rex

Ministre: Cancellieri-Fornero-Severino vs Carfagna-Gelmini-Brambilla e…
Tre donne nel governo Monti, cinque donne nel governo Berlusconi. La differenza fra il vecchio e il nuovo esecutivo non è certo nei numeri. E non è neanche solo una questione di immagine. C’è sicuramente un salto evidente nel dato anagrafico: le tre neo ministre, Anna Maria Cancellieri, Elsa Fornero e Paola Severino, nate fra il 1943 e il 1948, avrebbero potuto essere le madri delle cinque ministre uscenti, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, Giorgia Meloni, Stefania Prestigiacomo e Michela Brambilla, nate fra il 1966 e il 1977.

Un altro cambiamento visibile è nel loro ruolo nel governo. Mario Monti ha messo donne al ministero dell’Interno, della Giustizia e del Welfare. Silvio Berlusconi le aveva designate per il ministero dell’Istruzione, dell’Ambiente, della Gioventù e delle Pari Opportunità. La Brambilla, inizialmente sottosegretario, era stata promossa a ministro del Turismo dopo un anno di governo. Ma diversità ancora più nette emergono scorrendo biografie e i curricula delle tre “neo” e delle quattro “ex” ministre.

Consigliatissima la lettura dell'articolo completo con i CV delle ex e neo ministre QUI (blitzquotidiano.it)

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