Latrin Lover


Ricucci… Facce Ride…

ma per favore, latrin lover de noantri! Sarà convinto quando dice certe boiate?? Decidete voi! Bye, Rex


RICUCCI RACCONTA IL SUO “APPILLE” EROTICO - “E CHE SO’ BRUTTO IO? Non c’avrò l’addominale tartarugato MA SONO MATEMATICAMENTE PERFETTO - DEVI ESSERE ALLEGRO, LE DONNE NON NE POSSONO PIÙ DELL’INTELLETTUALE TRISTE, CHE ‘PENZA’ SEMPRE”…

Alessandro Penna per "Oggi", in edicola domani

Nelle foto che vedete in queste pagine ci sono l'immobiliarista Stefano Ricucci, quel magnifico bene mobile che è Debora Salvalaggio e un sacco di buonumore. Sembra la solita cronaca di una storia tra vip che comincia ridendo e poi chissà. Ma c'è molto di più. Ci crediate o no, la sequenza è un documento preziosissimo.

Traduce in immagini il manuale del perfetto corteggiatore, e contiene la soluzione del mistero che segue: perché l'ex furbetto del quartierino piace tanto alle donne? Questione di conto corrente, diranno i cinici. E se invece la risposta fosse proprio lì, appena sopra la nuvola di pashmina che avvolge Debora? Se la risposta stesse più nel sorriso che nella pecunia? Abbiamo indagato per voi, chiedendolo al diretto interessato. Il quale ha accettato, con simpatia e spirito, di stare a un gioco che non è per tutti: quello dell'autoironia.

Ricucci, i nostri complimenti: dopo la Falchi, Natalia Bush, Alessia Fabiani, Claudia Galanti, ha messo nel sacco anche Debora Salvalaggio.
«Ahò, ma che sei matto?»

Che c'è? Ho dimenticato qualcuna? Ho sbagliato l'ordine cronologico delle conquiste?
«Macchè cronologgico e cronologgico. Sei in viva voce, c'è Debora che ce sente e mo' se incavola». (In sottofondo, sospiri scocciati, aggiustamenti di voce, grugnitini: rumori inequivocabili di furia femminile che monta).

Chiedo scusa. Parliamo, allora, di seduzione in generale, del suo appeal?
«Ecco, bravo. Stiamo sul generale, và. Stiamo sul mio appille. Il passato è passato, il presente è presente: e me lo godo».

Qual è, Ricucci, la sua arma di seduzione di massa? Se dovessimo scomporre in percentuali il suo fascino, che peso avrebbero la ricchezza, la simpatia e la bellezza?
«Er periodico».

Er periodico?
«Il 33 virgola 3 periodico. Vojo dì: contano tutte e tre uguali».

Beh, su ricchezza e simpatia possiamo anche convenire. Ma sulla bellezza...
«E che sò brutto io? Amò, e che sò brutto io?». (Risposta di Debora: «Sei bellissimo, amò»).

Con rispetto parlando: non mi sembra una pertica, è un po' rotondetto...
«Rotondetto? A bbello, io sò alto uno e settantasei e peso settantatré chili: matematicamente perfetto. Non c'avrò l'addominale tartarugato, però faccio la mia porcaccia figura».

Ammetterà, però, di non essere Brad Pitt...
«E meno male, aggiungo io. Altrimenti mi toccava di adottare tutti quei bambini. Anche se io li desidero, i bambini. Però li voglio fa, capisce? Mi interessa il processo, non solo il prodotto finito. Capisce?».

Capisco, capisco. Nelle foto, la Salvalaggio si scompiscia dalle risate. Ma «che ci dice», lei, alle donne?
«È quello er segreto. Devi essere allegro, trasmettere buonumore. Le donne non ne possono più dei tipi seriosi, dell'intellettuale triste, che penza sempre».

Ma come fa a farle ridere? Racconta barzellette?
«Mica so un comico, sa? Sono me stesso. Come dice il proverbio? "Cuor contento, Dio l'aiuta". Io so' così. E Dio mi aiuta anche con le donne. La mia prima conquista, per esempio... ».

Che fa, riparla del passato?
«Del trapassato, vorrà dire. Avevo sedici anni e sedussi una modella dell'età mia. Specifico: a quei tempi non avevo un quattrino».

Quindi basta la simpatia?
«Eh, magari. Conta pure l'aspetto fisico, la sicurezza. Diffida di quelle che dicono: "La cosa che conta di più è che mi faccia ridere". So' come quelle modelle stecchine che dicono: "So' così de metabolismo, in realtà mangio di tutto, patatine fritte, abbacchio, tiramisù". Ma che metabbolismo».

Vuol dare un consiglio agli aspiranti dongiovanni?
«E che consigli vuoi che dia? La simpatia non se tramanda. Però un suggerimento lo posso dà: se vi piace una donna, lavoratevi il suo migliore amico. Con Debora ce so' uscito per merito de Febo, che ringrazio pubblicamente. Mi raccomando, scrivilo bene: F-e-b-o. Lui c'ha messo una buona parola».

Da quanto state insieme? Lei e Debora, dico.
«Da tre settimane. A me è un anno che me sta simpatica. E io a lei. Solo che prima eravamo impegnati, c'avevamo solo una relazione amicale. Poi io so' diventato libero a metà ottobre, lei un po' dopo. E allora zac!».

Perché, mentre lei era fidanzata, Ricucci non si permetteva di corteggiarla...
«No, no. Io per me, me permettevo ugualmente. Era lei che nun ce stava».

Post più popolari