Soul Kitchen
Un film soprendente per chi (come me) non conosceva questo regista, che riesce ad unire in un sol colpo cibo, amore, sesso e buona musica! Niente male per una commedia che ho iniziato a vedere svogliatamente solo perchè consigliata da un sito web. Guardare per credere! Enjoy, Rex
Soul Kitchen (2009) Regia di Fatih Akin
La recensione di Film.Tv.It
Una risata ci seppellirà. Anzi, ci già sta seppellendo. Così è se Ken
Loach e Fatih Akin decidono di ricorrere alla commedia e a un nuovo
immaginario pop e popolare per accompagnare la classe operaia
all’inferno. E la discesa è cominciata da parecchio, visto che molti
dimenticano che entrambi l’hanno già fatto con feroce umorismo.
Dimostrando proprio lì, prima che nel dramma, impegno, rabbia e
generosità, tutte le loro qualità di registi e di uomini. Fatih Akin si
riappropria della parte più potente e umana di sé, quella di La sposa
turca ma soprattutto di Kunz und Schmerzlos (undici anni fa a
Locarno, geniale), delle sue nottate alcoliche e goliardiche ad Amburgo,
delle sue orge di cibo (e a dar retta al film, non solo di quello) alla
Taverna greca. Lì è nata l’amicizia con Adam Bousdoukos, ristor-attore
che l’ha educato a godersi la vita e il cinema, quel piacere che, come
dice lo chef psicopatico e geniale di Soul Kitchen, «non può
essere venduto: l’amore, il sesso e l’anima». Che conditi con cibo, vino
e amici ti regalano le serate migliori della tua vita, gli insegnamenti
più dolorosi, grotteschi ed efficaci e la follia necessaria a
(soprav)vivere. Fatih Akin, regista impeccabile, si era dato a esercizi
di stile che gli assicuravano i gran premi della giuria senza però
saziarlo della sua passione. E così ha deciso di provarsi in una
commedia anche triviale, il cui menu prevede finezze estetiche e risate
grasse (ovviamente), cura dei dettagli e battutacce, tripli sensi e
sciabolate politicamente ed etnicamente scorrette. Bousdoukos interpreta
se stesso e un po’ Fatih (nella parte del mal di schiena), Moritz
Bleibtreu è irresistibile come fratello scapestrato e sbagliato, Anna
Bederke è cosplendida e carismatica come musa-cameriera che fa Faust di
cognome. Akin tutta la sua bravura la mostra in movimenti di macchina
straordinari, nello sguardo liquido di lei, nel farci venire fame di
sentimenti, cibi surgelati, nouvelle cuisine alternativa, musica soul
(ma anche greca, hip-hop e r’n’b). Da leccarsi i baffi.
Soul Kitchen (2009) Regia di Fatih Akin
La recensione di Film.Tv.It