Escape from Facebook

Il troppo storpia e alla fine arriverà un contro movimento che porterà alla disaffezione da Facebook, strumento di alienazione per milioni di persone in tutto il mondo, convinte di avere centinaia di amici sempre a disposizione, ma che alla fine dei conti sono sole come prima. FB non migliora la qualità delle nostre vite se usato in modo massivo, le rende sterili, spersonalizzando i rapporti umani in cambio di una irrisoria visibilità mediatica.
Negli USA inizia un possibile deflusso, chissà cosa faranno gli Italiani, tra i più assidui frequentatori delle bacheche virtuali... quanto ci piace chiacchierare... ma quanto sarebbe più bello farlo davanti a una bibita o facendo una passeggiata... vicini vicini??? Enjoy, Rex

Fuga da Facebook, i ventenni Usa voltano le spalle al social network

L’irresistibile ascesa di Facebook sta per finire? Se lo chiede anche il New York Times in prima pagina, molti utenti stanno voltando le spalle al social network più diffuso al mondo. Negli Stati Uniti la generazione dei ventenni sta riconsiderando il modello di socialità costantemente on-line. Troppi amici in bacheca possono significare maggiore alienazione sociale, invece che il paradiso di conoscenze, opportunità, contatti sperato. E, prima che l’atteso, imminente sbarco di Facebook tra le società quotate in Borsa avvenga davvero, gli analisti segnalano una battuta d’arresto sulle performance finanziarie del gruppo di Mark Zuckerberg.

I numeri sono importanti per capire l’esatta posizione raggiunta dalla parabola di Facebook. Attualmente sono 800 milioni gli utenti in tutto il mondo, di cui 200 solo negli Usa. Facebook vuole stabilizzare questa quota di mercato fornendogli servizi sempre aggiornati e garantirsi un ritorno adeguato dalle inserzioni pubblicitarie. “Non ci aspettiamo che tutti negli Stati Uniti si iscrivano a Facebook” sostengono gli executives della compagnia. Infatti stanno guardando ai mercati vergini dell’Africa e dell’Asia per incrementare il numero di utenti mentre, però, osservano con preoccupazione i dati di crescita nei mercati già raggiunti. Quest’anno c’è stato un incremento del 10%: una tendenza pigra rispetto a un anno fa, con una perdita di nuove sottoscrizioni del 56%.

Ma il fatto più preoccupante è che la disaffezione sta prendendo il posto dell’entusiasmo. E ci si interroga perché anche chi aveva dato una chance a Facebook decida adesso di tenersene alla larga. Il caso di Tyson Balcomb è esemplare. Ha disdetto i suoi appuntamenti quotidiani su Facebook quando ha realizzato, dentro un ascensore, che della sconosciuta che aveva di fronte sapeva che abitava in una piccola isola vicino alle coste dello stato di Washington e che era appena stata allo Space Needle a Seattle. Tramite la sua foto postata sul profilo del fratello maggiore. “Sapevo tutto di lei senza averla mai incontrata, ho pensato fosse poco salutare”.

Ashleigh Elser ha abbandonato il social network quando si è resa conto che non telefonava più ai suoi amici, né riceveva telefonate. Certo, da allora Miss Elser si è persa qualche cosiddetto evento che sembra debba essere pubblicizzato solo da Facebook, ma perlomeno ha colmato la distanza che si era creata con i suoi amici. Appaiono esempi poco rappresentativi solo non si sottostima la tendenza che si sta affermando. Anche in ordine ai problemi di riservatezza e della strana circostanza per cui chi non è iscritto desta dei sospetti. Perché non hai il tuo profilo su Facebook, hai qualcosa da nascondere? La cosa sta prendendo una brutta piega. 

Fonte: blitzquotidiano.it

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