Ghiaccio Scandaloso

Meno male che non sono il solo a essermi indignato di fronte a questo ennesimo scempio procurato alla Capitale, figuracce di livello internazionale... perchè non ci facciamo mancare nulla! Ancora oggi c'è ghiaccio in quantità industriale su strade e marciapiedi, stamattina un uomo sulla trentina ha fatto un mega volo proprio davanti a me in mezzo alla trafficatissima strada che passa davanti alla Stazione Termini, fortuna per lui che era il semaforo era rosso, altrimenti lo spiaccicavano senza tanti complimenti. Eroici lavoratori sono andati in ufficio con gli scooter, derapando stile Valentino Rossi, insomma siamo arrivati al fai da te, perchè tanto qui nessuno fa più nulla. Nel tragitto casa-ufficio non ho visto nessuno al lavoro per migliorare la situazione, quindi la domanda è: in quale misterioso buco nero finiscono i fondi che arrivano a Roma Capitale in quantità enormi rispetto agli altri comuni "normali"? Noi NON ci rassegniamo! Bye, Rex

MA PERCHÉ NELLA CAPITALE LE SCUOLE SONO ANCORA CHIUSE?
Aldo Cazzullo per il "Corriere della Sera" (By Dagospia)

ALEMANNO SPALA
SPALA CHE TI PASSA
Finora la si è buttata sul ridere. L'ultima, di ieri: facciamo sì le Olimpiadi a Roma, ma invernali. Invece occorre dirlo con chiarezza: una metropoli europea, capitale di due Stati, che non riapre le scuole fino al mercoledì dopo che ha smesso di nevicare il sabato mattina, rappresenta un autentico scandalo.


Sono tre giorni che a Roma splende il sole. E sono tre giorni che i servizi pubblici funzionano a rilento, chiamare un taxi è complicato (sabato scorso, impossibile), le scuole sono appunto chiuse. Ma l'aspetto forse ancora più grave è che tutto questo - tranne in chi è stato toccato di persona dal disservizio, come gli automobilisti bloccati sul raccordo - non desta sconcerto ma ilarità, non indignazione ma rassegnazione più o meno divertita.

Intendiamoci: la proverbiale tolleranza romana, quando non oltrepassa il labile confine del menefreghismo, è un tratto invidiabile. Che Roma non sia preparata alla neve come le città del Nord, è normale. Che il sindaco le abbia sbagliate quasi tutte, è pacifico. Ma attribuirgli ogni colpa non basta. Alemanno ha fatto bene a chiudere le scuole il venerdì, giorno dell'emergenza vera. Dopo però si è intestardito nella polemica con la Protezione civile, passando il tempo a rimbalzare da Twitter e Sky, anziché concentrarsi sui soccorsi. Il risultato è che nella capitale non si sono prese neppure le misure più ovvie ed elementari.

Ma il problema non è esaurito dalle lacune dell'amministrazione comunale. E non è nemmeno limitato a Roma, che pure si è comportata in modo da confermare i peggiori pregiudizi nordisti per i prossimi decenni. La passività, l'attesa disincantata degli eventi, la rassegnazione a servizi e amministratori pessimi è la metafora di un Paese che si è finalmente accorto di essere in crisi, ma non sempre e non dappertutto ha reagito come gli impone il suo enorme potenziale. E anche le foto di Roma bella addormentata sotto la neve ci ricordano che abitiamo città straordinarie per arte e cultura, ma non sempre ne siamo all'altezza.
 
Neve a Roma: meno TV, più autobus, sindaco Alemanno


Il sindaco Gianni Alemanno va troppo in televisione e poco in autobus. Altrimenti saprebbe che i cittadini di questa metropoli non sanno che farsene dei suoi ringraziamenti dopo aver visto una città abbandonata a se stessa e aver subito disagi enormi per 20 cm di neve.
Se Alemanno e l’assessore Antonello Aurigemma si fossero mossi seguendo le indicazioni che essi stessi avevano dato ai romani avrebbero vissuto momenti di panico alle fermate delle principali linee urbane, quelle del centro della città per intenderci, con attese di oltre un’ora, autobus stracolmi, banchine impraticabili.
Quello che il sindaco e l’assessore alla Mobilità avevano definito due giorni fa “il più potente piano emergenza neve del Tpl messo in campo dall’Amministrazione capitolina” è sprofondato non nella neve ma nell’inefficienza dell’ammnistrazione e nella rabbia dei romani.

Questa era la situazione del trasporto con autobus a Roma mentre quasi tutte le strade principali erano percorribili e mentre si sconsigliava ancora fortemente di mettersi in circolazione con mezzi privati. In condizioni simili, in tutte le città europee ed anche italiane amministrate con logica e competenza, il trasporto pubblico si sarebbe potenziato e non ridotto.
Riccardo Magi - Segretario Radicali Roma

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