Orgoglio Romano Innevato

E' tutto il giorno che sento e vedo in giro grida e foto di giubilo per due centimetri di neve a Roma, per carità, tutto bellissimo, tutto magico, meraviglioso con quel 1985 (ma ne fece MOLTA di più!), indimenticabile come le discese su improvvisati bob dalle colline di Monte Mario mentre le scuole erano chiuse. Ma il tempo passa e il cervello invecchia. Io non riesco a divertirmi quando vedo una citta come Roma bloccarsi per qualche centimetro di soffice panna bianca. Arrivano notizie di 51 (cinquantuno) km. di coda a passo d'uomo sul GRA, di consolari chiuse al traffico, di disagi enormi per qualche fiocco ampiamente annunciato da giorni su tutti i canali meteo.

Signori, questa città non funziona, ma non ve ne rendete conto? Avete letto l'articolo di Sergio Rizzo sui costi e lungaggini della Metro C? Siamo Romani, orgogliosi della nostra storia, delle nostre bellezze, ma questa non è più la mia città, la città del 1985. Non è più una città dove si vive bene, è un mostro tentacolare, cresciuto oltre ogni misura senza regole, se non quelle dei soliti noti che ci hanno guadagnato. Tanto e distruggendola.
Let It Snow... si ma sulle montagne... che è meglio! Bye, Rex

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