Il Linguaggio del Sonno

Due notizie con uno stesso tema in comune: il sonno. Posizioni e ore dedicate alla nanna ci possono svelare molto su rapporti di coppia e capacità di rigenerare le nostre stanche cellule grigie. E voi??? Quale posizione preferite? Quella del cucchiaio o del cancelletto? Take a Look, Rex

L'amore vero si vede dal sonno


Ma chi l'ha detto che a dormire non si prendono pesci? Se per esempio accendessimo una telecamera prima di coricarci con la nostra dolce metà, potremmo capire la dinamica della coppia assai meglio di un analista navigato. Questo, almeno, è quanto sostiene la sociologa americana Evany Thomas che, nel saggio «The Secret Language of Sleep», «il linguaggio segreto del sonno», svela i significati nascosti delle posizioni del riposo.
«Il modo in cui dormiamo rivela moltissimo della nostra personalità». Spiega l'autrice che, nel saggio, offre chiavi di lettura soprattutto a chi il materasso lo divide con un partner: «Le coppie trascorrono un terzo del tempo dormendo insieme. Ed è questo il momento in cui condividono gli atteggiamenti più spontanei». Lei, per dire, californiana di 39 anni, che, su Facebook alla voce «stato sentimentale» si definisce «impegnata» - dice di essere una tipa da posizione «a cucchiaio»: quella cioè in cui uno giace sul fianco e l'altro sta dietro a mo' di zainetto. Posizione tipica d'una relazione romantica, collaudata, diretta, complice al limite dell'interdipendenza.

Le possibilità

I trentanove disegni contenuti nel libro - ottenuti grazie all'esperienza di psicologi e di «cavie» volontarie - descrivono cosa accade quando l'amore spegne metaforicamente la luce: posizioni che lasciano intravvedere fantasmi, dubbi, paure, amori tormentati, ma anche grandi certezze. Come quelle che hanno le coppie che si addormentano raggomitolati uno addosso all'altra tipo «uccellino nel palmo della mano». Sarebbe questo, secondo la sociologa, il modello preferito da chi è al secondo matrimonio o alla seconda relazione importante. Scelto da chi, in sostanza, sapendo bene cosa significa perdere un amore che lo ha reso felice, trova riparo in un abbraccio caldo, ravvicinato e avvolgente.

Attenzione però, non tutti gli incastri sono sintomo di una buona relazione sentimentale. La posizione «starfish» - con una metà spalmata a stella sull'intero lettone e l'altra rannicchiata in un cantuccio - rende evidente una coppia, a dir poco, sbilanciata dove uno predomina sull'altro. Stessa cosa per quella del «koala»: un partner abbraccia l'altro in modo decisamente asfissiante. Indizi interessanti anche per la posizione del «turnstile», il cancelletto - uno a pancia sotto e l'altro accanto con una gamba ad arpionare - che individuerebbe una coppia poco incline al dialogo. Anche su questioni importanti: tra queste, probabilmente, un figlio, un'adozione o un allontanamento temporaneo.

Darsi la schiena
Al contrario di ciò che si potrebbe pensare sono «le rette» pressapoco parallele a trovare nella fase onirica punti d'incontro. Dormire dandosi la schiena dai margini del letto, sarebbe, infatti, garanzia di estrema solidità: una coppia spesso in mezzo alla tempesta, ma mai alla deriva. Così come, curiosamente, il più rilassato dei legami si riconosce dalla posizione «scena del crimine» : due corpi supini abbandonati scompostamente stile vittime di una sparatoria. La Thomas giura si tratti di una postura usata solo dalle persone davvero soddisfatte del loro amore. O stanche morte.
Un'interpretazione anche per chi pensa di non appartenere a nessuna delle categorie raccolte: probabilmente una coppia d'innamorati che la notte si ritempra in camere separate. Una scelta radicale che, secondo una recente ricerca del «National Sleep Foundation», condivide un quarto delle coppie: uno dei «sonnologhi» più noti del Regno Unito, il professor Neil Stanley, ha spiegato all'ultimo British Science Festival che «dormire è un atto egoista» e farlo lontano dal partner aumenta del 50 per cento le possibilità di restargli accanto a lungo. Soprattutto poi se, cinque minuti dopo il bacio della buonanotte, quello, pur scegliendo la posizione più romantica, incomincia a scalciare. O peggio a russare.

Fonte: La Stampa


L'insonnia rimpicciolisce il cervello

Danneggiata la regione della formazione della memoria

L'insonnia è più dannosa del previsto. La mancanza di sonno può infatti provocare la decrescita della regione del cervello deputata alla formazione della memoria. A dirlo, uno studio del gruppo di ricerca Eus Van der werf, diretto da Ellemarije Altena e pubblicato da "Biological Psychiatry".

Gli scienziati hanno preso in esame sia individui affetti da insonnia cronica che individui sani, notando come i primi avessero una quantità ridotta di materia grigia nella parte centrale del cervello rispetto ai colleghi. Inoltre, tanto più grave lo stato d'insonnia, tanto maggiore la perdita di materia grigia. Secondo i ricercatori olandesi, tale condizione celebrale era finora associata solo a soggetti colpiti da forti stadi di stress (ad esempio nei casi di sindrome post-traumatica).

Allora, Altena e colleghi auspicano come il mondo scientifico dedichi maggiore attenzione all'insonnia perché tale condizione può essere il trampolino per disturbi psico-fisici più importanti.

Fonte: NEWSFOOD.com

Nella foto: Giulio & Romeo dormono sul mio stereo... e pensare che ora si odiano!

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