Bongiorno Onorevole Avvocato...
Sul fronte delle incompatibilità e del doppio lavoro, c’è il caso Bongiorno balzato nuovamente agli onori della cronaca… I suoi clienti la sceglieranno solo perché è un bravo avvocato o perché “può influire a livello politico” ? Credo che in Italia il problema del conflitto di interessi stia assumendo dimensioni di un ciclope... miope. Bye, Rex
LA BONGIORNO DUPLEX – L’ONOREVOLE AVVOCATO è PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA E NELLO STESSO TEMPO CURA I SUOI TANTI CLIENTI: SOLLECITO, TOTTI E MOGGI - E C’È CHI STORCE IL NASO PER IL DOPPIO LAVORO…
Virginia Piccolillo per il "Corriere della Sera"
Schermi tecnologici, puntamento laser, manichino a grandezza naturale, video, impronte ingrandite. Altro che Csi. L'arringa di Giulia Bongiorno a Perugia ha fatto impallidire i conduttori tv che si contendono la penalista-onorevole da quando, assistente ventottenne dell'avvocato Franco Coppi, difese Giulio Andreotti. Un'arringa che ha fatto scalpore. Anche in Parlamento. Sarà gelosia di colleghi o avversione politica, ma c'è chi storce il naso davanti al doppio ruolo di presidente della Commissione Giustizia e di penalista nel processo più seguito d'Italia, quello di Meredith.
Alberto Maritati, ex viceprocuratore antimafia, poi avvocato, ora senatore Pd: «E' questione di sensibilità. Io da sottosegretario mi sono sempre astenuto dalla difesa. Lei invece indossa la toga e la toglie con scioltezza, approfittando del suo ruolo che le dà risonanza». In sua difesa si schierano il predecessore Pecorella («avviene da Cicerone in poi»), i colleghi Pdl Costa e Paniz.
L'avvocato Flammini Minuto («C'è chi finge di astenersi e poi manda il figlio»). E l'ex presidente della Consulta Contri («Ci sono ben altre incompatibilità ignorate»). Lei dubbi di incompatibilità non ne ha: «Ho votato contro l'indulto e mi batto per far restare le intercettazioni contro la pubblica amministrazione anche se non giova ai miei clienti. E sono in Parlamento anche i lunedì e i venerdì», rivendicando che il lavoro di avvocato non ostacola quello di presidente della Commissione Giustizia. Dal debutto nel circuito mediatico avvenuto 13 anni fa proprio tra Perugia e Palermo, la quarantaduenne palermitana, ha collezionato clienti sempre più noti, da Piero Angela a Sergio Cragnotti.
Fino ai calciatori Bettarini (accusato di scommesse illecite) e Francesco Totti (squalificato per lo sputo in faccia). Nel
Al suo studio bussano lo schermidore Baldini accusato di doping e Alessandro Moggi. Arriva Raffaele Sollecito. «Mi voglio prendere
A Perugia tace per tutta la indagine, poi venerdì, in aula, lo show tecnologico col manichino: «Ho dovuto ricostruire la storia del gancetto del reggiseno di Meredith con il Dna di Sollecito a 40 giorni dal delitto e due perquisizioni. La contaminazione con il manichino e il video era più evidente». Un'arringa che ha spettacolarizzato il lavoro di 16 consulenti, ma costruita come sempre: «Annotando su foglietti in gradazione di colore le prove più o meno importanti. Soffri nel gettarne via molte. Ma alla fine sei già preparato».