Cortei: Diamo i Numeri!

Si parla sempre di milioni di milioni, si sparano cifre e si annunciano pellegrinaggi epocali ad ogni manifestazione, ma un interessante articolo del Messaggero ci può aiutare a capire la vera grandezza di certi numeri. Da conservare e utilizzare ai prossimi cortei! Bye, Rex

2 milioni o 200 mila? Ecco come calcolarlo
da Il Messaggero del 27 ottobre 2008, pag. 2 di Corrado Giustiniani

Hanno sbagliato tutti. Gli organizzatori, sparando la cifra di 2 milioni e mezzo di partecipanti. La Questura di Roma, minimizzando a 200 mila. Al Circo Massimo, in base al calcolo della superficie effettivamente occupata, erano in 500 mila, secondo una stima attendibile. Che fanno però della manifestazione del Partito democratico la seconda in assoluto per presenze dall’inizio del nuovo secolo, dopo quella sindacale organizzata da Sergio Cofferati il 24 marzo del 2002. 1 numeri delle altre grandi manifestazioni erano infatti, come dimostreremo, abbondantemente drogati.

Il Circo Massimo è la più grande piazza di Roma. Soltanto chi sa di poter contare su una base popolare molto vasta si arrischia a convocarvi il comizio finale. Ben 590 metri di lunghezza,100 di larghezza. Ma se le parallele via dei Cerchi e via del Circo Massimo sono piene, la larghezza diventa 200 metri, e la superficie utile 118 mila metri quadri. Nelle manifestazioni si può calcolare mediamente un indice dì densità di 4 persone per metro quadro, secondo il consiglio di chi era il più grande esperto di piazze della capitale, l’ingegner Ferruccio Lombardi. Moltiplicando dunque la superficie del Circo Massimo per 4 arriviamo a 470 mila persone. Ma va osservato che il palco del Pd non era stato montato alla,fine della piazza: rimaneva, dietro, un pezzo di prato verde. A ampiamente compensato dal fatto che era piena anche Piazza di Porta Capena e le "tribune naturali" del Circo. Di qui la stima di almeno 500 mila partecipanti, con un margine di errore del 10 per cento.

Strano che la Questura abbia fornito un dato tanto inferiore alla realtà. Perché proprio l’ingegner Lombardi, scomparso da pochi anni, era stato consulente, nel 1999, del Questore Antonio Pagnozzi, e aveva fornitola capienza di tutte le piazze di Roma. Lo stesso Lombardi nel marzo del 2002 aveva stimato in 1 milione e 200 mila ì partecipanti al comizio di Cofferati, che gli organizzatori avevano gonfiato a 3 milioni. Quel corteo, però, è ancora oggi il più grande che abbia mai attraversato Roma e ben quattro fiumi di popolo non erano riusciti a raggiungere la destinazione finale. Stimare l’affollamento di una manifestazione non è un esercizio così accademico. Perché è su questi numeri che poi partiti e sindacati costruiscono il loro marketing politico. Sempre più spesso, invece, giornali e tv si tirano indietro, limitandosi a mettere tra virgolette le sparate" degli organizzatori di turno.

Teatro di cifre gonfiate è stata ed è Piazza San Giovanni, la seconda di Roma per estensione. La sua superficie è di 40 mila metri quadri e quindi, col solito indice di affollamento di 4 per metro quadro, tiene 160 mila persone, che arrivano a 180 mila, persino 200 mila quando sono piene le vie di afflusso. La disse grossa Savino Pezzotta dai microfoni del Family Day, la marcia in difesa della famiglia del 12 maggio 2007, a cui parteciparono tutti i leader del centro-destra: «Siamo più di un milione!». In realtà ci sarebbero volute sei piazze San Giovanni per contenerne tanti. Anche se restava da valutare il flusso nelle vie circostanti. Ma la Questura non volle diffondere alcuna stima. Stesso discorso per il corteo della sinistra radicale su welfare e contro il precariato, de120 ottobre 2007: i promotori giuravano di essere 1 milione e invece non superavano i 160 mila.

Il 13 di quello stesso mese di ottobre An aveva annunciato mezzo milione di persone al Colosseo, nella manifestazione indetta per la sicurezza e un fisco più giusto, partita da Piazza della Repubblica: erano, ad essere proprio generosi, 80 mila. Per Piazza del Popolo, la terza di Roma, 15.500 metri quadri, si sappia che chi dichiara più di 60 mila persone esagera. Anzi, poiché in genere il palco chiude più di un terzo della piazza, bisognerebbe dire 40 mila effettivi, sempre che vi sia l’affollamento di 4 persone per metro quadro. Con questi parametri, per un giornalista sarebbe facile fornire ogni volta una stima attendibile, senza mettere tra virgolette le smargiassate degli organizzatori. Ma ricominciare è dura, dopo almeno dieci anni di numeri drogati.

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