Arra-Palin

NON CI POSSO CREDERE!!! Gli Americani sono tremendi… la sceneggiatura della Palin-Parodia non fa una grinza…! Più rabbia invece per le sue spesucce extra, un vizio comune tra quelli che corrono per la Casa Bianca.

Chiuderei con una bella battuta di Woody Allen, tanto per ribadire il concetto. Bye, Rex

Mentalità divertente quella degli americani: nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia, ma se lo avessero sorpreso in una camera d'albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni.


LE PRIME FOTO DEL HARD-PARODIA “NAILIN PAYLIN”. Da "hockey mom" a vamp - spese pazze di Sarah, dai classici decollete a stivali Osè con fibbia laterale stile pirata dei Caraibi



1 - CIAK, porno palin
Stampa.it -
A una settimana dall'annuncio che Larry Flynt, l'editore di Hustler, aveva iniziato le riprese di un film porno-parodia con protagonista una «sosia» di Sarah Palin le prime foto sono apparse su internet con la protagonista di «Nailin Paylin». Si tratta di Lisa Ann, celebre pornostar d'oltreoceano. La cosiddetta «sceneggiatura» vede la finta governatrice dell'Alaska con due soldati dell'armata rossa che bussano alla sua porta perchè si sono persi e il loro carrarmato è rimasto a secco di benzina.


2 - Da "hockey mom" a vamp - Le spese pazze di Sarah
Francesco Semprini per la Stampa

Settembre è il mese dello shopping, anche in politica. Dopo la rigenerante pausa estiva è necessario dare una svecchiata al guardaroba in vista della riapertura delle scuole, del ritorno in ufficio, o della nomination alla Casa Bianca. Ecco perché Sarah Palin, appena ha saputo di essere stata scelta come vice dal candidato repubblicano John McCain, si è abbandonata all'acquisto selvaggio a spese del partito che le ha messo a disposizione 150 mila dollari. La «hockey mom» di Wasilla, nel cuore dell'Alaska, ha rimesso mano al look sino a quel momento troppo mascolino e aggressivo, per essere all'altezza di Hillary, Cindy e Michelle.

Scarpe, tailleur, acconciature, occhiali e rossetti, non si è fatta mancare nulla la Palin che a settembre è stata protagonista di uno shopping itinerante come ogni donna sogna di fare almeno una volta nella vita. Lo scontrino più lungo lo hanno battuto i registratori di cassa di Neiman Marcus, a Minneapolis: oltre 75 mila dollari per abbigliamento, accessori e scarpe, una vera ossessione per Sarah che spazia dai classici decollete ai più audaci stivali con fibbia laterale stile pirata dei Caraibi.

Nella città del Minnesota, Sarah ha speso inoltre quasi 9500 dollari da Macy's, sempre nei primi giorni di settembre. Del resto la chiamata alle armi di McCain è arrivata a fine agosto, a ridosso della Convention di Minneapolis e St. Paul, così la Palin non ha potuto far altro che recarsi nelle città gemelle con la valigia vuota e fare il pieno di vestiti per il suo esordio sul palco.

La carta di credito targata Rnc (Comitato nazionale repubblicano) è stata usata poi da Saks Fifth Avenue, sia a New York che a St. Louis, per un totale di quasi 50 mila dollari. Nella Grande Mela Sarah ha lasciato anche 5 mila dollari da Bloomingdale's e 800 da Barney's. Si aggiungono inoltre ricevute per 4700 dollari in make-up e parrucchieri, un punto di forza per la hockey mom che alterna la soluzione semi-sciolta, apprezzata dai fan, all'acconciatura raccolta verso l'alto, stile casco anni 60. E siccome per un politico americano, privato e pubblico sono inseparabili, si è messo mano anche al guardaroba della famiglia. Da Atelier, i Palin hanno speso 4900 dollari per giacche e pantaloni destinati agli uomini di casa, mentre per il più piccolo, che ha meno di un anno, sono bastati 295 dollari da Steiniauf & Stroller.

Le polemiche sono inevitabili, anche perché il regolamento federale vieta di destinare fondi della campagna ad usi privati. Il partito repubblicano assicura che «dopo le elezioni gli abiti andranno in beneficenza». Non è una novità che i candidati alla Casa Bianca spendano e spandano per curare l'immagine: John Edwards pagava 400 dollari per sistemare la frangia da bravo ragazzo, Hillary ne spese 3000 per due sedute dal parrucchiere mentre Al Gore cambiava ogni giorno la tonalità dei suoi completi. Tuttavia quello della Palin rischia di rivelarsi un azzardo: i suoi conti sono assai salati e inoltre un'inchiesta Ap rivela che la governatrice porta spesso in giro i familiari a spese dello Stato. «Se non altro - dice il Daily News - il rossetto non è la sola differenza tra la hockey mom e un pit bull».

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