Stakanovisti in Parlamento
Voglio lavorare sodo, voglio lavorare duro, voglio sudare ogni centesimo del mio stipendio… Voglio seguire l’esempio dei miei rappresentanti in Parlamento, voglio lavorare come e quanto un Onorevole! Bye, Rex
Deputati, settimana sempre più corta
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Non sembri una vecchia polemica antiparlamentare, però il primo dei tornelli, il Tornello Numero 1, il ministro Brunetta dovrebbe impiantarlo alla Camera. Là c’è un presidente volitivo come Gianfranco Fini che si sgola invano. L’ultima uscita è del 3 ottobre: «Il mio auspicio - dice a margine di un convegno tenutosi a Verona - è che i tempi e i ritmi di lavoro in Parlamento siano un po’ più in sintonia con quelli della società reale. Se i deputati pensano di lavorare due giorni a settimana e poi se ne vanno, non c’è nessuna riforma del regolamento che tenga».
Parole al vento. Parlano chiaro i resoconti ufficiali. Nel settembre di quest’anno,
Ieri, nonostante fosse lunedì,
Eppure Gianfranco Fini ne aveva fatto un cavallo di battaglia. «Dobbiamo lavorare di più», il suo slogan. Una minaccia verso i deputati lavativi che ripete fin troppo spesso. «Domenica - tuonò davanti ai giornalisti ai primi di luglio, quando si discuteva del Lodo Alfano - non ho difficoltà a lavorare... Voi sapete bene che di solito il sabato e la domenica faccio cose molto più divertenti, ma chi l’ha detto che la domenica si debba per forza andare in vacanza?».
Il presidente della Camera era reduce da un aspro braccio di ferro per imporre il cosiddetto Schema Fini che prevede cinque sedute piene a settimana (dal lunedì pomeriggio al venerdì mattina; 85 le ore di lavoro previsto) e poi una settimana «bianca» per «curare il territorio» ogni tre d’Aula a Roma. E così annunciò, al termine di una gloriosa riunione dei capigruppo: «Da settembre, si lavora cinque giorni su sette». Era il 4 giugno. I capigruppo apprezzarono lo Schema. Lo votarono persino. E poi, all’italica maniera, non successe nulla.
«Di settimana lunga se ne parla dopo Natale», è ora la spiegazione ufficiale che viene dallo staff della presidenza. «L’esperimento resta in piedi, c’è un interesse generale. Ma è in corso la sessione di bilancio e non si può fare».
La «sessione di bilancio»: significa che i deputati hanno da esaminare
Non sarà un caso, insomma, se lui stesso, il presidente Fini, deve farsi sentire così spesso con le sue rampogne. E poi è curioso che ci abbiano provato nella Dodicesima legislatura per subito abbandonare la novità. Pure sotto la gestione Bertinotti si discusse di lavorare di venerdì, ma fu bloccata con un argomento a cui proprio lui, il Subcomandante Fausto, non potè sottrarsi: «E i comizi?». Già, i comizi...
«Altro che lavorare di venerdì. Qui