PGM - Pomodori Geneticamente Migliorati

Un punto di vista personale di Veronesi, senza dubbio, ma non scartiamo a priori i vantaggi derivanti dai progressi scientifici. In Italia invece rischiamo di perdere il treno della ricerca non solo per colpa dei tagli, ma per la nostra preclusione ideologica, la diffidenza di stampo cattolico e i pregiudizi che pervadono buona parte della nostra classe politica. Bye, Rex

I pomodori ogm anticancro. Studio europeo con Veronesi

da Corriere della Sera on line del 27 ottobre 2008di Mario Pappagallo

Pomodori viola per combattere i tumori. La frontiera dei cibi-farmaco anticancro segna un nuovo risultato, grazie a uno studio europeo (il progetto Flora) a cui partecipa l'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Umberto Veronesi. Creati da Cathie Martin, presente anche a Venezia al «Futuro della scienza», che da anni studia le proprietà dei pomodori, contengono i geni di un fiore e producono una quantità importante di antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, di cui i pomodori normali (pur ricchi di anticancro come i licopeni) sono privi. La combinazione triplica lo scudo. Così almeno si è visto sui topi di laboratorio. Lo studio viene pubblicato oggi su Nature Biotechnology. Cathie Martin e la sua équipe lavorano nei laboratori britannici del John Innes Centre di Norwich. Lì sono stati creati i pomodori viola. Inseriti nella dieta di topi mutanti (senza il gene p53) particolarmente suscettibili ai tumori sono riusciti ad allungare la sopravvivenza dei topi. O meglio a posticipare la comparsa scontata del tumore. E lo Ieo ora punta molto sullo studio di questi cibi «arricchiti» per prevenire i tumori, se non per bloccare lo sviluppo di cellule neoplastiche. La strada è aperta. Verdura e frutta migliorata geneticamente per farci arrivare sani ai 120 anni di vita media programmata dai nostri geni. In un futuro non molto lontano potrebbe essere l'ortolano sotto casa il neofarmacista, consigliando un'insalata al pomodoro viola, banane al vaccino, riso alla vitamina A, aglio viola, patate lilla, broccoli o cime di rapa modificate con i geni dell'uva rossa, arance blu dagli effetti anti-ossidanti moltiplicati. Tutto è salutarmente modificabile. Insomma, la nocciolina che trasforma in supereroe il Pippo disneyano non è proprio fantascienza.

Per ottenere una particolare ricchezza in antocianine nei pomodori che non ne hanno, i ricercatori inglesi hanno fatto ricorso a due geni presenti nella comune pianta bocca di leone (un fiore): conferendo così un colore viola (blu-rosso) ai nuovi pomodori.

È soltanto l'inizio. Basta con i pregiudizi

da Corriere della Sera on line del 27 ottobre 2008 di Umberto Veronesi

Sappiamo da tempo che il cibo è responsabile di un'ampia quota di tumori e che alcuni alimenti come frutta e verdura hanno un valore protettivo. La lettura del genoma ci ha permesso di capire il perché: questi cibi contengono gli antiossidanti che sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformano cellule sane in cellule tumorali.


In futuro, la conoscenza del genoma delle piante ci permetterà di individuare meglio veri cibi anti cancro. La genetica applicata alla produzione alimentare è una delle aree in cui la ricerca scientifica può migliorare la nostra vita. È uno degli strumenti offerti dalla conoscenza del Dna e con cui possiamo combattere le grandi piaghe del pianeta: fame, malattie tumorali o cardiache. Questo studio va in quella direzione, anche se è ovvio che ci vorranno altre ricerche. Con linee guida rigorose per l'uso delle biotecnologie si può assicurare un rapporto piu equilibrato fra piante, animali e gli ecosistemi ad essi collegati: un passo avanti verso la riduzione dell'incidenza del cancro e di malattie correlate ad ambiente e alimentazione.
Resta molto da fare, l'importante è non fermare tutto per pregiudizi. O addirittura per equivoci. Crea equivoci la parola ogm. Organismo è una definizione della vita biologica che sa di meccanicistico e modificare fa pensare a manipolare.

Il risultato è un termine minaccioso che non evoca il concetto di miglioramento. Dovremmo cominciare a parlare di organismi geneticamente migliorati. Nel processo di miglioramento genetico non si fa altro che aggiungere qualche caratteristica più favorevole ad alcune già presenti nell'alimento. Conosciamo molti cibi che hanno valori protettivi per il cancro. Il pomodoro contiene licopene, che si libera ancora di più quando il pomodoro è cotto fino a ottenere una salsa. Il licopene è protettivo nei confronti del tumore della prostata e forse del seno. È logico quindi che le ricerca si concentri nello studio e potenziamento delle proprietà di questo alimento. Altri cibi preziosi sono le crucifere, l'uva, i lamponi, i mirtilli, le ciliege, le fragole e le arance rosse che contengono antocianidine, potenti antiossidanti.

Ora stiamo cercando di individuare nuove sostanze e stabilire per tutte la dose giornaliera efficace nella prevenzione. Ma la speranza di prevenire molte malattie degenerative e forme tumorali è legata soprattutto al miglioramento genetico di piante e frutti. È così che abbiamo iniziato a cercare di produrre i vaccini. Si è scoperto che è possibile inserire nella pianta i geni per la produzione di antigeni, per creare vaccini da somministrare per bocca. Le prime sperimentazioni risalgono a fine Anni 90 e riguardano i vaccini contro colera, enterocolite, epatite B, malaria, influenza, Aids. Il vaccino contro l'enterocolite (in via di sperimentazione) è prodotto nella banana: si accumula nel frutto ed è possibile conservarlo senza congelarlo. Così lo si può dare ai bambini attraverso un omogeneizzato che può essere tenuto a temperatura ambiente e ha un buon sapore. Come si può fermare tutto questo per pregiudizio? Siamo liberi di scegliere, e di condannare, se siamo altrettanto liberi di sapere.

Post più popolari