Società Inadeguata

Dopo il caos originato dall'ormai mitico vulcano islandese si scatenano le considerazioni sulle contraddizioni della nostra Società. Forse è il caso di chiedersi se le strutture che la supportano siano adeguate ai nuovi standard di vita. Da prigioniero di Roma, del Grande Raccordo Anulare e delle sue infinite contraddizioni di metropoli moderna svilupata male, sono convinto che siamo già oltre ogni limite di sopportazione. E allora... Vieni con me Amore sul Grande Raccordo Anulare... , Rex
Le fabbriche dell'infelicità (Lietta Tornabuoni per La Stampa)
per la gente comune la società di massa inadeguata e incompleta non offre salvezza
Mettono paura le immagini di questi giorni: le folle sgomente e affannate, gli accampamenti negli aeroporti, quelle lunghissime file pazienti che un tempo venivano presentate come esempi dell’arretratezza sovietica, le trattative esose con tassisti e autisti di autobus, le ire e le disperazioni, i guai di ciascuno per il blocco dei voli. Immagini da esodo, da terremoto, da apocalisse. Paurose non tanto e non soltanto quale simbolo della fragilità e vulnerabilità delle società sviluppate, come ovviamente tutti hanno detto, ma anche di qualcosa di diverso.

Quello che è successo con il fermo imprevisto e improvviso del traffico aereo lascia pensare a un fenomeno certo non isolato: la discrasia tra realtà e socialità, tra realtà e cultura. Le società di massa sono andate avanti, equiparando i costumi e i consumi di classe, estendendo alla gente comune le abitudini delle élite, accrescendo e moltiplicando il numero di chi viaggia, va in vacanza, guida l’automobile, visita le mostre d’arte, mangia il salmone, passa il week-end fuori città eccetera. Le strutture sociali invece (strade, traffico aereo, ambienti d’esposizione, importazione del salmone, spiagge turistiche) non si sono adeguate: il che trasforma le nostre vite in un incubo di ore in coda sull’autostrada, spiagge sovraffollate senza venti centimetri di libertà, ristoranti e mostre impraticabili senza prenotazioni molto anticipate. E gli intoppi aerei, si capisce. Le élite risolvono facilmente e penosamente: non fanno alcunché, restano segregate in casa, oppure viaggiano sino a luoghi remoti ed esotici dove peraltro trovano situazioni non troppo diverse. Ma per la gente comune la società di massa inadeguata e incompleta non offre salvezza.

Questo fenomeno si estende purtroppo alla cultura. Lasciando perdere scuola, libri e università, ancora oggi la cultura propone/impone un’etica di riuscita, successo, comando, ricchezza: assolutamente inarrivabile per tutti, a volte anche per alcuni. Così la frustrazione ci domina in ogni campo: bel sistema abbiamo ideato per una sicura infelicità. 

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