Il lusso del G8

Ma quanto ci è costato quel cavolo di G8?? Facciamo un pò di conti... che come al solito... non tornano! Bye, Rex

«Il G8 è costato oltre mezzo miliardo»

Il vertice G8 è costato oltre mezzo miliardo di euro (512.474.178) tra i fondi spesi per la Maddalena e quelli per L'Aquila. È quanto riporta L'Espresso che nel numero in edicola domani, fornisce un elenco dettagliato delle spese sostenute per la tre giorni dell'Aquila: 24 mila euro in asciugamani, 22 mila 500 euro in ciotoline Bulgari d'argento, altri 350 mila per televisori Lcd e al plasma e 10 mila euro per i bolliacqua del the. Per non parlare delle poltrone, Frau, noleggiate per l'evento a un costo di 373 mila euro.

La spesa di oltre mezzo miliardo di euro si divide in due: per dotare l'isola sarda di alberghi, sale conferenze, porti e giardini erano già stati spesi 327 milioni 500 mila euro, fondi ora gli atti dell'inchiesta della Procura di Firenze, mentre per l'appuntamento abruzzese ne sono stati spesi altri 184 milioni 974 mila.

Tra le segnalazioni di fornitori fatte dall'Espresso figura anche Giulio Pedicone, titolare della Pedicone Holding e della Las Mobili, azienda abruzzese che fabbrica attrezzature per uffici. La Las, scrive il settimanale è stata chiamata fornire mobili per circa 300 mila euro. «Altrettanto sicuro però è che della Pedicone Holding, titolare del 64 per cento della Las, dal 2007 è sindaco supplente Gianni Chiodi, commercialista con studio a Teramo in società con Carmine Tancredi, a sua volta cugino di Paolo, senatore del Pdl, ma soprattutto presidente della Regione Abruzzo dal dicembre 2008 e commissario delegato all'emergenza terremoto e alla ricostruzione».

Il Pd: vergognoso. I segretari del Pd dell'Abruzzo, Silvio Paolucci, e della provincia dell'Aquila, Michele Fina, chiedono al presidente della regione e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, di «chiarire la sua posizione» in riferimento all'inchiesta dell'Espresso. Si tratta aggiungono di «cifre vergognose sulla pelle dei terremotati». «Non ci si riesce a capacitare - affermano Paolucci e Fina in una nota congiunta - di come ci siano ancora persone senza una casa, che presto forse dovranno ricominciare a pagare le tasse e che nulla sapevano di un evento, importante ed utile per la città, ma che oggi scopriamo essere costato quasi duecento milioni di euro che in parte sarebbero potuti servire per la ricostruzione».

«Il Senato avvii subito un'indagine conoscitiva che faccia luce sugli enormi interrogativi e sugli intrecci affaristici legati al G8 mancato alla Maddalena e a quello realizzato a l'Aquila», ha chiesto il senatore del Pd Giovanni Legnini. «È incredibile come risorse così ingenti (mille miliardi delle vecchie lire) siano state gestite dallo Stato con criteri privatistici privilegiando amici, clienti e parenti nella gestione di lavori e servizi».

Fonte: IlMessaggero.it

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