Quello strano mal di testa

Ma allora... la mitica scusa del mal di testa potrebbe essere vera, solo che... bisogna prima farlo!!! In più, uno studio afferma che i single e gli uomini non felicemente sposati siano più esposti al rischio di ictus. Troppi studi, mi scoppia la testa... Bye, Rex

Dal sesso agli hot dog al lavoro: "i colpevoli" del mal di testa

Lo sanno bene migliaia di italiani
paralizzati da improvvise emicranie nel momento clou sotto le lenzuola. E non è solo l'amore a fare questo effetto: la lista di detonatori del mal di testa si allunga sempre di più. Alle soglie del 2010 «si contano ben 200 forme, talvolta molto bizzarre, che tormentano un esercito di italiani: si parla di 8 milioni di persone, soprattutto donne». Parola di neurologo. È Piero Barbanti, direttore dell'Unità per la cura e la ricerca sulle cefalee e sul dolore dell'Irccs San Raffaele Pisana di Roma, a fotografare i mal di testa dei tempi moderni.

C'è quello da hot dog, «scatenato dai
nitrati (usati come additivi e conservanti negli insaccati) che provocano vasodilatazione e favoriscono la cefalea».

E c'è persino il mal di testa da “pillole
dell'amore”, «proprio per questo sconsigliate a chi è predisposto all'emicrania», spiega oggi lo specialista durante un incontro promosso dall'Anifa (Associazione nazionale industria farmaceutica dell'automedicazione) a Milano. Il “contraccolpo” alla testa «è dovuto alla presenza nei farmaci contro la disfunzione erettile di sostanze che rilasciano ossido nitrico», un detonatore dell'emicrania. A questi uomini si aggiungono le sfortunate vittime del mal di testa da attività sessuale. «Non una patologia rara. Basta scorrere le richieste di aiuto affidate ai forum medici su internet, complice l'anonimato garantito dalla Rete. Il dolore può esplodere all'improvviso, poco prima, durante e dopo l'orgasmo».

Anche il lavoro contribuisce a battezzare nuove forme di cefalea: oggi, per via della sua frequenza, si potrebbe parlare di “mal di testa del turnista”. «Sono le persone costrette a fare i turni le più a rischio emicrania, un disturbo cronobiologico», puntualizza Barbanti. Un esempio sono gli infermieri che lavorano un giorno di mattina e quello successivo di sera e poi riposano dopo due giorni, cambiando orari continuamente. Molti “angeli della corsia” «accusano mal di testa e chiedono di essere sollevati da turni troppo prolungati».

Fonte: IlMessaggero.it


Ictus: meno rischi per uomini felicemente sposati

Sposarsi fa bene alla salute. Almeno a quella degli uomini.

Infatti, i single hanno il 64 per cento di probabilità in più di avere un ictus rispetto invece agli uomini sposati. Non solo. I matrimoni infelici o finiti male aumenterebbero il rischio di subire un ictus così come quello di sviluppare il diabete. Lo ha rilevato un gruppo di ricercatori dell'Università di Tel Aviv in uno studio riportato dal quotidiano britannico Daily Telegraph. Lo studio ha coinvolto 10.059 dipendenti pubblici e lavoratori che hanno partecipato all'Israeli Ischemic Heart Disease Study nel 1963. I ricercatori hanno verificato le cause di morte di tutti i soggetti attraverso i registri pubblici fino al 1997. Due anni dopo l'inizio dello studio, nel 1965, i partecipanti sposati sono stati invitati a valutare il grado di successo o insuccesso del proprio matrimonio con un voto.

"L'analisi del 3,6 per cento degli uomini che avevano riferito insoddisfazione nel loro matrimonio - ha spiegato Uri Goldbourt, ricercatore che ha coordinato lo studio - ha rilevato che il rischio di ictus è aumentato del 64 per cento rispetto invece agli uomini che consideravano il loro matrimonio un grande successo". Risultati altrettanto sorprendenti sono emersi anche tra gli uomini single o tra gli uomini il cui matrimonio è finito in un vicolo cieco. "Considerate d'età al momento della morte e lo status socio-economico, l'obesità, la pressione arteriosa, le abitudini al fumo e le dimensioni della famiglia, così come il diabete mellito e le malattie cardiache, gli uomini single hanno un rischio del 64 per cento più elevato di subire un ictus fatale rispetto agli uomini sposati", ha detto Goldbourt.

I ricercatori sono convinti che le stesse conclusioni valgano anche per le donne, anche se sono previsti studi più approfonditi per dimostrare la veridicità di questa tesi.

Fonte: PagineMediche.it

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