La Trasparenza è un Dovere
Una proposta  avanzata dagli Ultimi Giapponesi che, se messa in atto, servirebbe, almeno in parte, a riavvicinare la gente al  Parlamento. Trasparenza in linea con i tempi, file XML e non  PDF!
Chissà  perché, resto scettico: la trasparenza non appartiene al nostro modo di essere  italiani. Bye, Rex
La trasparenza della  Camera dei Deputati quale primo passo per arrivare a un’anagrafe pubblica degli  eletti.
Come 
Secondo quanto emerge dai risultati  dell’ultimo rapporto su “Gli italiani e lo Stato” realizzato dall’osservatorio  Demos & PI di Ilvo Diamanti, il  Parlamento gode della fiducia soltanto del 15% degli  italiani.
Come dimostra la popolarità dei recenti  provvedimenti adottati dal governo in merito alla pubblicazione su internet di  dati riguardanti funzionamento e spese della pubblica amministrazione, la maggiore trasparenza e disponibilità di  informazioni aumenta la fiducia dei cittadini nei confronti delle  istituzioni.
Nella maggior parte  delle democrazie occidentali i parlamenti utilizzano internet per mettere a  disposizione dei cittadini tutte le informazioni di natura pubblica riguardanti  il processo decisionale e le attività dei singoli  eletti.
In Italia, purtroppo, si registrano  barriere di varia natura circa l’accessibilità e la trasparenza di questi dati,  che sono a volte mancanti (ad esempio i dati sull’attività dei parlamentari in  Commissione, che occupa l’80% del loro tempo), spesso parziali, quasi sempre  difficilmente identificabili e pubblicati con standard chiusi che ne impediscono  l’estrapolazione.
A causa di queste gravi limitazioni in  Italia è del tutto inconcepibile la creazione di siti di informazione pubblica  sull’attività parlamentare molto diffusi in altri Paesi (si vedano gli esempi di  www.theyworkforyou.com e www.publicwhip.org.uk in Gran Bretagna;  www.opencongress.org, www.votesmart.org e www.opensecrets.org negli Stati Uniti).  
Raccogliendo anche le richieste  dell’unico progetto simile avviato in Italia, OpenPolis.it, i deputati radicali  nella scorsa legislatura hanno presentato proposte in tal senso, attraverso lo  strumento degli ordini del giorno al bilancio interno della Camera dei deputati,  alcune delle quali accolte.
I provvedimenti necessari per portare a  compimento questo processo di innovazione sono quelli di aggiornare ed ampliare il portale della Camera dei  deputati rendendo accessibili tramite formati aperti, liberi e standardizzati  (esempio XML) almeno i seguenti  dati:
- bilancio interno della Camera dei  deputati con allegati;
Molti dei dati pubblicati sul sito web  della Camera sono disponibili solo in formato Pdf, rendendo impossibile una loro  aggregazione e estrapolazione. Per poter essere realmente accessibili occorre  garantire la loro diffusione in formati standard aperti e liberi (es. formato  XML).
E’ inoltre necessario che siano  videoregistrati integralmente i lavori delle Commissioni e resi disponibili agli  utenti, anche al fine di incrementare l’archivio, il sito web e il palinsesto  del canale satellitare. Attualmente, in genere, vengono registrate soltanto  alcune audizioni e indagini  conoscitive.
L’implementazione della programmazione  televisiva sul canale satellitare della Camera, arricchendo la diffusione  dell’attività parlamentare e di eventi esterni all’istituzione, ma inerenti  l’attività politico-parlamentare, anche attraverso l’acquisizione di produzioni  realizzate da imprese esterne, completerebbe la trasparenza dell’istituzione  Camera dei deputati.
Infine, bisogna smettere di pensare che un deputato o un  senatore che voti al posto di un altro commette un “peccato veniale”, e prendere  coscienza della gravità di questa  condotta.
Contro il voto dei  ‘pianisti’, illegale, si chiede il sistema di riconoscimento biometrico per  l’identificazione del deputato sul sistema di voto,  implementando l’attuale impianto . Il lettore biometrico può essere utilizzato  all’inizio di ogni votazione, anche solo per l’attivazione della postazione,  procedendo per l’espressione del voto con il sistema in corso di utilizzo; tale  procedura garantisce gli attuali livelli di segretezza del voto e la sicurezza  al 100 per cento del riconoscimento del deputato votante. Anche su questo, a  settembre scorso, è stato presentato un ordine del giorno al Bilancio interno  della Camera dei Deputati, accolto come raccomandazione al fine di verificare la  fattibilità tecnico-economica del progetto, per poi sottoporre la decisione  politica all’Ufficio di Presidenza e alla Conferenza dei presidenti di gruppo.  
Adottare  provvedimenti volti a garantire la trasparenza rappresenta un’iniziativa che,  secondo il principio del “conoscere per deliberare”, garantirebbe agli elettori  la giusta trasparenza sull’operato di chi hanno chiamato a  rappresentarli.