Guardoni per Caso

Cosa fare la domenica? Ma si... una bella gita, un bel giro turistico per sgranchire le gambe. Si ma dove andiamo? Ad Avetrana... dai che magari finiamo anche in TV. 
CHE NAUSEA! Bye, Rex
L'assedio dei mostri (Cesare Martinetti per La Stampa)
I mostri assediano la casa del mostro. Hanno il vestito della festa e le scarpe sporche di fango.
Sono già passati al cimitero e poi in campagna, alla cisterna dov’è marcito il corpo di Sarah. Ora scrutano quel portone di ferro che hanno visto mille volte in tv.
È lì che il mostro ha strangolato la fatina bionda mentre l’invidiosa Sabrina la teneva alle spalle. Viaggiatori della domenica. Un viaggio come un rito. «Vengono da fuori, non sono di Avetrana», dice il parroco don Dario. Il pellegrinaggio domenicale dei mostri che cercano tracce di realtà in una storia che finora hanno visto soltanto luccicare in tv. I carabinieri mettono le transenne intorno alla casa del mostro. «Crime scene», si vede nei telefilm americani. Vorrebbero separare due spazi, di qua e di là, e invece costruiscono un solo unico ring dove si incontrano gli abissi che ci portiamo in uno spazio interno che sta giù nel profondo. Di fuori, i mostri, vogliono entrare anche loro dentro la storia e dunque dentro la tv. Fotografano il citofono della famiglia Misseri, si fotografano tra di loro. Come una cerimonia di inveramento. Tutto, in questa storia, è avvenuto così. Noi abbiamo conosciuto Sarah grazie alle sue foto su Facebook. La sua mamma ha saputo che era morta di fronte alle telecamere. Quelle stesse che poco prima avevano ripreso le lacrime di coccodrillo del mostro assassino. Anche questi teneri mostri che assediano la casa del mostro vestiti come tronisti di Maria De Filippi vogliono arraffare qualche centimetro di schermo. Vittime e insieme carnefici. C’è chi non vuol credere fino in fondo a una storia così orrenda. Ma tutto questo è successo davvero? Non si sa più cos’è vero e cosa è tv. Siamo tutti dietro le stesse transenne.

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