NeuroSessismo

L'eterna sfida tra i due sessi vista dal... cervello! Bye, Rex
Cervello, maschi e femmine

una sfida "multitasking"

Al centro della contesa la capacità delle donne di fare tante cose insieme. Ma un recente libro smonta le ipotesi sessiste: "E' un organo misterioso"


LE RAGAZZE si arrendano: i maschietti hanno un cervello del 9 per cento più grande del loro. Beh, potrebbero giustamente replicare le signorine, dipende dall'uso che ne fanno.. Macché: gli uomini hanno comunque una quantità di "materia grigia" 6 volte e mezzo più grande di quella delle donne. Due a zero? Fosse così semplice: la sfida sul cervello tra uomini e donne è la partita più pericolosa che gli scienziati di tutto il mondo stanno giocando da anni. L'ultima bordata è partita in questi giorni: "Le delusioni del genere" si chiama il libro con cui Cordelia Fine spara a zero contro le teorie che enfatizzano una differenza sostanziale tra i due cervelli. Un atto d'accusa che mette nel mirino le conclusioni di quella corrente rappresentata soprattutto da Louann Brizendine, la dottoressa che pure si dichiara spassionatamente femminista e che ha scritto due libri, "Il cervello maschile" e "Il cervello femminile", schizzati in testa alle classifiche con tanto di polemiche sul politicamente corretto.

Esperta contro esperta: una battaglia tra donne? È proprio contro la generalizzazione dei sessi che si batte "Le delusioni del genere". Prendete la fatica che il New York Post ha fatto per evidenziare almeno cinque/sei punti di differenza tra uomini e donne. I risultati? Le differenze si giocano soprattutto sul ruolo dell'amigdala. È il centro del cervello in cui vengono prese le decisioni di agire. E siccome negli uomini è più grande il sesso cosiddetto forte reagirebbe con più impulsività e violenza di fronte agli eventi insoliti. E ancora.

Se è vero che gli uomini, per esempio, hanno più "materia grigia" - il che spiegherebbe perché eccellono per esempio nella matematica - è pur vero che le donne hanno più "materia bianca", che sarebbe quella che permette di connettere le diverse parti del cervello, esercitando così la funzione oggi comunemente detta multitasking, che poi sarebbe quel miracolo che da sempre ammiriamo in tante mamme: la capacità di badare a più cose nello stesso tempo, dai pianti del bebè allo sbuffo del caffè. Non basta. Le donne sorpasserebbero gli uomini anche nell'ultimo campo di osservazione della neurologia, quei "neuroni specchio" che ci permettono di "sentire" gli altri, rivivere le emozioni, agire insomma empaticamente: risolvendo così anche la sempiterna questione della "sensibilità" femminile - problemino mica da poco per tanti maschietti.

Sarà vero? Le differenze, dice ora l'eretica Cordelia, magari esistono: ma sono culturali. E più si creano aspettative su certi comportamenti "maschili" (la capacità di reazione fisica) e "femminili" (la capacità di prendere posizioni più ponderate) e più noi tutti uomini e donne ci sentiamo portati a comportarci secondo lo schema. "Malgrado tantissime scoperte recenti, quest'organo rimane per la maggior parte sconosciuto" dice un'autorità come Anne Fausto-Sterling (un'altra donna!) della Brown University del Rhode Island. E proprio per il mistero che lo circonda, il cervello "rappresenta il mezzo ideale su cui proiettare tutte le nostre ipotesi riguardo al ruolo delle differenze di genere". Sessismo? Cordelia, Anne e le altre non hanno dubbi: "Neurosessismo". In fondo, questo sì, un vecchissimo riflesso del cervello.

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