Peace and Freedom for Liu Xiaobo

Mentre in Italia ci si affretta a fare lucrosi affari con paesi in cui la democrazia è svilita da anni, soggiogata dal potere repressivo (leggi Libia e Cina), il Comitato del premio Nobel cerca di risvegliare le nostre anime assegnando il Nobel per la Pace a Liu Xiaobo. Perchè non si finisce mai di combattere per i diritti civili e le libertà personali! Bye, Rex
PRESS STATEMENT OF HIS HOLINESS THE DALAI LAMA ON LIU XIAOBO BEING AWARDED THE 2010 NOBEL PEACE PRIZE
I would like to offer my heart-felt congratulations to Mr. Liu Xiaobo for being awarded this year’s Nobel Peace Prize.
Awarding the Peace Prize to him is the international community’s recognition of the increasing voices among the Chinese people in pushing China towards political, legal and constitutional reforms.
I have been personally moved as well as encouraged by the efforts of hundreds of Chinese intellectuals and concerned citizens, including Mr. Liu Xiaobo in signing the Charter 08, which calls for democracy and freedom in China. I expressed my admiration in a public statement on 12 December 2008, two days after it was released and while I was on a visit to Poland. I believe in the years ahead, future generations of Chinese will be able to enjoy the fruits of the efforts that the current Chinese citizens are making towards responsible governance.
I believe that Chinese Premier Wen Jiabao’s recent comments on freedom of speech being indispensable for any country and people’s wish for democracy and freedom being irresistible are a reflection of the growing yearning for a more open China. Such reforms can only lead to a harmonious, stable and prosperous China, which can contribute greatly to a more peaceful world.
I would like to take this opportunity to renew my call to the government of China to release Mr. Liu Xiaobo and other prisoners of conscience who have been imprisoned for exercising their freedom of expression.

Il Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo L'attivista democratico, in carcere dal 2009, è stato condannato a 11 anni per aver scritto nel 2008 un manifesto che chiedeva libertà di espressione ed elezioni aperte a più partiti. Pechino aveva ammonito il Comitato del premio a non fare questa scelta

da Sky.it
Il Nobel per la pace è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, in prigione per aver diffuso il documento Carta 08, in cui si chiedono riforme politiche, compresa la libertà di riunione, di stampa e di religione. Nei giorni scorsi Pechino aveva ammonitoil Comitato del prestigioso premio a non fare una scelta del genere, ne' per Liu ne' per altri dissidenti o fautori dell'ingresso della democrazia in Cina. Liu Xiaobo fu condannato a 11 anni di carcere il 25 dicembre scorso per "incitamento a sovvertire il potere dello stato". I suoi avvocati, afferma Amnesty, hanno avuto soltanto 20 minuti di tempo per presentare la loro arringa, in un processo che è durato meno di tre ore. 
Secondo un messaggio diffuso su Twitter, poliziotti cinesi si sono recati nell'abitazione di Liu Xiaobo a Pechino, secondo un messaggio diffuso su Twitter. 

Nato nel 1955 nella città industriale di Changchun, nel nordest della Cina, Liu era un giovane e brillante professore universitario di letteratura quando scoppiò il movimento studentesco del 1989 e fu tra gli intellettuali che si schierarono con i giovani, partecipando con i dirigenti studenteschi Wang Dan e Wu'er xi alla fondazione dell' Federazione Autonoma degli Studenti che fu la struttura dirigente delle proteste. 

Più volte, Liu partecipò al fianco degli studenti ai falliti tentativi di dialogo con le autorità. La situazione su piazza Tienanmen, occupata dagli studenti democratici, precipitò tra la fine di maggio e l' inizio di giugno, quando fu chiaro che i riformisti del Partito Comunista, guidati dal segretario Zhao Ziyang, erano stati sconfitti e che il leader supremo Deng Xiaoping aveva scelta la via della repressione. 
Il primo giugno Liu, insieme al popolare cantante taiwanese Hou Dejan, aderi' allo sciopero della fame proclamato dagli studenti. Nelle ore e nei giorni successivi Liu Xiaobo, secondo Andrew J. Nathan e Perry Link, autorevoli sinologi e responsabili della pubblicazione del libro The Tiananmen Papers - che rimane la ricostruzione più completa di quei drammatici avvenimenti -, si adopero' per cercare di convincere i giovani ad evacuare la piazza prima dell' intervento dell' esercito. Non ebbe successo, e il 4 giugno i soldati dell' Esercito di Liberazione Popolare sgombrarono la piazza con la forza, uccidendo centinaia di persone. Pochi giorni dopo Liu Xiaobo, accusato di essere una delle "mani nere" che secondo il Partito Comunista Cinese manovravano gli studenti fu arrestato e trascorse 18 mesi in prigione dopo essere stato condannato come "controrivoluzionario". 

Nel 1995 fu condannato a tre anni in un campo di "rieducazione attraverso il lavoro" per aver diffuso articoli critici verso il governo. Scontata la pena, gli fu vietato di continuare ad insegnare.L' ex-professore continuo' a criticare il regime autoritario con saggi e articoli che venivano pubblicati all' estero e diffusi clandestinamente in Cina. Negli anni precedenti al suo arresto, Liu era diventato uno dei principali punti di riferimento per gli dissidenti cinesi e gli attivisti dei gruppi internazionali per i diritti umani. E' sposato con Liu Xia, anche lei un' insegnante. La coppia non ha figli. 


Il Nobel per la pace a Liu Xiaobo
La Cina oscura subito la Bbc







Il sovversivo cinese è stato condannato da Pechino a 11 anni di carcere, su Twitter gli aggiornamenti in tempo reale: «La polizia è a casa sua».
da LaStampa.it
Il Nobel per la pace è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, in prigione dal 2008 per aver diffuso il documento Carta 08, in cui si chiedono riforme politiche, compresa la libertà di riunione, di stampa e di religione. «Per oltre due decenni è stato un convinto sostenitore per l’applicazione dei diritti umani fondamentali in Cina», ha spiegato il Presidente del comitato norvegese, Thorbjoern Jagland, nel leggere le motivazioni del premio. Lo status della Cina, divenuta «la seconda economia mondiale, impone al paese maggiori responsabilità».

Liu Xiaobo è stato condannato a 11 anni di carcere il 25 dicembre scorso per «incitamento a sovvertire il potere dello stato». I suoi avvocati, afferma Amnesty, hanno avuto soltanto 20 minuti di tempo per presentare la loro arringa, in un processo che è durato meno di tre ore.

Nei giorni scorsi Pechino aveva ammonito il Comitato, invitando a non fare una scelta del genere, nè per Liu nè per altri dissidenti o fautori dell’ingresso della democrazia in Cina. Appena diffuso il nome del vincitore la reaziona del Regime non è fatta attendere: la trasmissione in diretta della premiazione della rete televisiva Bbc è stata tempestivamente interrotta.

Secondo un messaggio diffuso su Twitter, la polizia si sarebbe già recata a casa dell'oppositore politico e starebbe ora discutendo con Liu Xia, sua moglie, per stabilire se il premio Nobel potrà rilasciare dichiarazioni alla stampa. A casa Xiaoobo, anche una folla di giornalisti e cameramen, che gli agenti stanno cercando di tenere al di là di un nastro della polizia.

L’ avvocato cinese Teng Biao, amico personale di Liu Xiaobo e firmatario di Carta08, afferma di essere «molto felice ed entusiasta» per l’ assegnazione del premio Nobel per la pace al dissidente imprigionato. «Liu - ha detto Teng alla stampa - lo ha meritato. Spero che il premio lo aiuti a ritornare presto in libertà». Entusiasmo anche da parte di Amnesty International: «Questo premio accenderà i riflettori sulle violazioni dei diritti umani in Cina - ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana dell'associazione -Spero che questo possa aiutare tutti coloro che chiedono ad alta voce la liberazione di tutti i dissidenti imprigionati in da Pechino».

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