Doomsday

Ingredienti: dosi massicce di Fuga da New York, riferimenti da I Guerrieri della Notte e Mad Max, un'atmosfera gotico-medievale in salsa Pulp e Punk e un ritmo adrenalinico. Questo è Doomsday, film che garantisce una piacevole serata, in un Can Can di citazioni, situazioni estreme e inseguimenti infernali al ritmo dei Frankie Goes to Hollywood. Solo per stomaci forti, la ragazza della foto e i suoi compari sono pronti a tutto... anche a mangiarvi! Take a Look, Rex

Doomsday

[Doomsday, Gran Bretagna/USA/Sudafrica, 2008, , durata 105'] Regia di Neil Marshall
Con Rhona Mitra, Bob Hoskins, Caryn Peterson, Adeola Ariyo, Emma Cleasby, Christine Tomlinson, Vernon Willemse

Neil Marshall mangia cinema e si diverte. Dopo Dog Soldiers e The Descent, nei quali aveva dato prova di un autocontrollo ai limiti del formalismo, giunge Doomsday, la difficile opera terza, nella quale il nostro pratica una digressione rispetto alla sua idea preferita. Non più un gruppo di persone chiuse in uno spazio che lottano per la sopravvivenza (linea Hawks-Carpenter), ma uno spazio virtualmente infinito racchiuso in un tempo limitatissimo. Film collagista a dir poco, Doomsday, a partire da 28 giorni dopo, che cita come se fosse un reperto archeologico, mette in scena l’ipertesto del cinema action-fantascientifico degli anni 80: da George Miller alle moto decorate di scheletri di I guerrieri del Bronx di E.G. Castellari. Come per un pub rocker dei bei tempi (linea Eddie & The Hot Rods-Nine Below Zero) non conta la familiarità dei riff, ma l’esecuzione. Neil Marshall spara i suoi riffoni post apocalittici sino allo sfinimento, sputa birra sul pubblico, spacca la chitarra e si tuffa tra la folla. Doomsday è il moshpit del cinema d’azione contemporaneo. Neil Marshall non si prende sul serio ma realizza un film d’azione al fulmicotone. Avercene di film “eccessivi” come Doomsday.

Recensione: film.tv.it

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