Balla con Avatar e Aida

Ieri ho ceduto e come tanti sono andato a vedere Avatar (in 2D per evitare l'effetto nausea e i pericolosi occhialini riciclati). Ho avuto quasi da subito la sensazione di una sceneggiatura non particolarmente originale, mi sembrava di vedere un Balla coi Lupi in salsa fantasy, una specie di gigantesco cartone animato con comparse umane, con la solita lotta tra gli indigeni buoni e gli invasori cattivi, la difficoltà di accettare e farsi accettare da un popolo diffidente, uno sfrenato (e condivisibile) ambientalismo new age e una scena finale col super maschione cattivone che non finisce mai.
Detto questo, alcune scene sono incredibili, l'iniziazione con il Drago e il primo volo lascia a bocca aperta. Resta un bel film di azione, realizzato con tecnologie all'avanguardia, in 3D sarebbe stato sicuramente più coinvolgente, ma al termine della proiezione si va a casa con quell'amara sensazione di déjà vu. E guarda caso Focus ha scoperto notevoli similitudini con un film Italiano del 2001, Aida degli Alberi.... Leggete e guardate i confronti! Bye, Rex

Avatar - Aida: due film e tante analogie (da Focus.it)
Il nuovo film di Cameron, un film 3D, presenta analogie sorprendenti con una pellicola italiana del 2001 e ispirata a Giuseppe Verdi: “Aida degli alberi”. Confrontare per credere (click and see!)

Avatar
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Avatar. Regia di James Cameron, anno 2009, durata: 156’.











Un gruppo di terrestri raggiunge Pandora, un pianeta con enormi alberi, per razziare un elemento raro, l’Unobtainium, capace di generare forti campi magnetici.
Pandora però è abitato da un popolo di umanoidi-felini dalla carnagione azzurra. E questo è un problema.
Le due razze si affrontano in una guerra devastante, ma uno degli invasori s’innamora di una guerriera e le cose cambiano...

Tecnologia e foresta
È la trama di Avatar, il film di James Cameron che mescola grafica 3D e riprese dal vivo. Un kolossal realizzato con una grafica computerizzata d’avanguardia e costato 140 milioni di €. Eppure, presenta analogie sorprendenti con un film italiano uscito nel 2001: Aida degli alberi, diretto da Guido Manuli con scenografie e direzione artistica di Victor Togliani. Un film costato 9 miliardi di lire (4,5 milioni di €) e che, scontrandosi con il primo Harry Potter, ha incassato solo 1 miliardo di lire.

Aida
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Aida degli alberi. Regia di Guido Manuli, anno 2001, durata: 97’.
Confronti
Guardando i fotogrammi e i bozzetti di Aida e alcune scene di Avatar, le somiglianze saltano all’occhio. «La nostra idea risale al 1999: Manuli voleva rivisitare l’Aida di Giuseppe Verdi e mi affidò la direzione artisca» racconta Togliani a Focus. «Dovevo inventare due mondi: Petra, la città di roccia del popolo tecnologico, e Arborea, la foresta di Aida. Gli abitanti di Petra vogliono prendere il prezioso legno di Arborea; ma il principe di Petra, Radames, s’innamora di Aida. Per il popolo della foresta Guido ha creato esseri metà uomo e metà felino, con la pelle azzurra, che vivono in un grande albero. La stessa scelta di Cameron».
Aida è stato il primo film italiano a fondere immagini 3D con l’animazione tradizionale. «Quando ho visto il film di Cameron ho pensato che avrà visto Aida e gli sarà piaciuto. Come sarà piaciuto ai 120 concept-designers che hanno realizzato le scene. Io avevo fatto tutto da solo» commenta Togliani.
Lo denuncerete per plagio? «Non penso abbia copiato: la storia è diversa. Ma mi fa piacere se l’ispirazione di un grande come Cameron è stata così vicina alla nostra» risponde Manuli

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Aida

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