L'affondamento della Toyota

La vicenda della Toyota ha dell'incredibile, ho sempre pensato che la casa nipponica fosse sinonimo di alto rapporto qualità-prezzo e massima fiducia. Ora scopriamo che milioni di vetture sono potenzialmente pericolose e il richiamo di massa costerà loro molto più del prezzo della sostituzione del famigerato acceleratore. Un esempio? Leggete cosa ha detto il ministro USA dei trasporti... è un'occasione troppo ghiotta per cercare di rilanciare il prodotto nazionale, soprattutto in questo periodo di crisi. Siamo solo agli inizi... Bye, Rex

"NON GUIDATE LE AUTO DELLA TOYOTA" LA GAFFE DEL MINISTRO USA AFFOSSA IL TITOLO...
Arturo Zampaglione per "la Repubblica"

Una gaffe di Ray LaHood, ministro dei Trasporti di Barack Obama, ha provocato un altro scivolone della Toyota a Wall Street, evidenziando la situazione delicatissima in cui si trova la più grande industria automobilistica mondiale.

«Fermatevi, non guidatele più», ha detto ieri il ministro durante un'udienza al Congresso rivolto ai milioni di proprietari di autovetture della casa giapponese che hanno bisogno di riparazioni per un problema al pedale dell'acceleratore. Le azioni della Toyota sono subito crollate subito del 7,2% e la rettifica di LaHood - «Sono stato frainteso, era un invito a portare le auto a un controllo» - non ha migliorato di molto la situazione, anche perché si è saputo che il governo di Tokyo ha aperto una inchiesta autonomamente da quello americano.

Presieduta da Akio Toyoda, nipote del fondatore del gruppo, la Toyota è riuscita l'anno scorso a superare la General Motors nella graduatoria mondiale del settore auto. Il sospetto? Che la crescita si avvenuta a spese della qualità. I problemi sono cominciati due settimane fa con il richiamo di 2,3 milioni di vetture costruite negli Stati Uniti e dotate di un pedale dell'acceleratore prodotto da una ditta americana. Il difetto causava delle accelerazioni imprevistee ha provocato almeno cinque vittime.

Con un po' di ritardo, la Toyota ha promesso di sostituire gratuitamente il pedale e comincerà a farlo il prossimo week-end. Ma intanto è scattato l'allarme per altri tre milioni di vetturea livello internazionale e il governo giapponese sta indagando su presunte imperfezioni anche sui modelli Made in Japan. Tra questi la Prius: uno dei proprietari dell'auto con il motore ibrido, Steve Wozniak, co-fondatore della Apple, si è ad esempio lamentato degli improvvisi e inspiegabili aumenti di velocità fino a 156 chilometri all'ora.

Bastava molto meno per far crollare il mercato delle Toyota e trascinare in basso il titolo. A gennaio le vendite negli Stati Uniti del gruppo giapponese sono scese del 16%, favorendo la ripresa delle Ford (+24%) e della Gm (+15%). La Chrysler di Sergio Marchionne non è invece riuscita ad avvantaggiarsene: le sue vendite sono calate dell'8,1%

Fonte: Dagospia

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